Il profumo dell'amore anticipa la Pasqua

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Lettura

Prima della Pasqua, Gesù si reca a Betania in casa di Lazzaro; Marta e Maria gli preparano una cena, durante la quale Maria versa sui piedi di Gesù un profumo prezioso, per esprimergli la gratuità totale dell’amore. Essa compie un’opera buona che concluderà il mattino di Pasqua. Davanti a questa dimostrazione di amore, Giuda Iscariota si dimostra incapace di comprendere il significato di quel gesto, nel quale vede, accecato dalla bramosia del denaro, uno spreco a danno dei poveri. I sommi sacerdoti, ormai decisi a condannare Gesù, meditano di uccidere anche Lazzaro, per impedire che molti Giudei credano in lui. 

Meditazione

Nel Vangelo si nota il contrasto tra la dimostrazione silenziosa d’amore di Maria e l’irritazione meschina di Giuda Iscariota. L’intervento di Giuda mette in risalto la fede e l’amore di Maria per il Signore. Questa donna, in uno slancio di generosità, si è prodigata in un gesto di tenerezza senza badare a spese; al contrario, Giuda, con la sua contestazione, manifesta la grettezza del suo cuore. Egli non era preoccupato delle necessità dei poveri, ma desiderava che quella somma finisse nella cassa comune della comunità apostolica, di cui era amministratore, per rubarla. Egli è l’uomo non dell’amore gratuito ma del calcolo interessato. Per Giuda, il gesto di amore della donna è uno spreco inutile. L’apostolo appare un uomo equilibrato, ragionevole e persino attento ai più poveri. In realtà, il suo interesse vero era per i soldi, non per i poveri. «Lasciatela fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura» (Gv 12,7). Con questa frase Gesù vuole spiegare che il gesto della donna ha un significato profetico, perché preannuncia l’unzione del suo corpo prima della sepoltura e anticipa il profumo che emanerà dal Risorto. «I poveri li avete sempre con voi» (Gv 12,8). Con queste parole Gesù non vuole scoraggiare l’assistenza e il soccorso ai poveri, ma vuole ricordare il primato che si deve riservare a Dio in tutte le circostanze della vita. Maria, unica tra tutti, aveva compreso che Gesù era un “moribondo” e perciò bisognoso di affetto. Questa donna ci insegna come stare accanto a Gesù e ai sofferenti. Quella che lei ha percorso, sino a baciare i piedi del Maestro, è la via della salvezza: essere compagni dei poveri per essere accanto a Gesù. I poveri possono dirci quanto hanno bisogno dell’unguento dell’amicizia e dell’affetto.

Preghiera

«O Principe della pace, guarda benigno all’umanità intera. Essa da te solo aspetta l’aiuto e il conforto alle sue ferite. Come nei giorni del tuo passaggio terreno, tu sempre prediligi i piccoli, gli umili, i doloranti; sempre vai a cercare i peccatori» (Giovanni XXIII). 

Agire

Mi fermerò a pregare più a lungo come gesto di amore gratuito nei confronti di Gesù, mettendo l’amicizia con lui al primo posto.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo eletto di Monreale, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione