Il Presepe Monumentale del maestro Lorenzo Ferri

L’inaugurazione venerdì 7 dicembre a Cave, nei pressi di Roma

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di Antonio D’Angiò 

ROMA, giovedì, 6 dicembre 2012 (ZENIT.org).- Domani, il 7 di dicembre, verrà inaugurato a Cave, in provincia di Roma, il “Presepe Monumentale Lorenzo Ferri”, una delle molte opere donate dallo stesso artista tanti anni fa e che ha la caratteristica di essere il Presepe con le statue più alte al mondo. 

Alle ore 16,00 nell’Aula Consiliare del Municipio, si terrà la conferenza di presentazione dell’opera alla quale interverranno il Sindaco Massimo Umbertini, l’Assessore alla Cultura Silvia Mancini, lo storico dell’arte Harula Economopulos e il Presidente dell’Associazione Lorenzo Ferri Arch. Pietro Ferri. 

Alle ore 17,30 poi inizieranno le visite guidate a gruppi nelle “Sale Ipogee” dell’ex Convento degli Agostiniani, visite accompagnate da letture a tema. 

Lorenzo Ferri è nato nel 1902 a Mercato Saraceno. Nel suo percorso artistico si ricordano gli anni argentini tra 1926 e il 1929 durante i quali si é dedicato alla ritrattistica che gli consentiranno poi di approcciare gli studi sindonici con una prima riproduzione del volto di Cristo in terracotta nel 1933. 

Nel 1944 l’artista iniziò a lavorare sull’ambizioso progetto di illustrare i canti danteschi ponendosi l’obiettivo di “riassumere in una sola tavola, per quanto è possibile, tutto il canto o la parte più caratteristica di questo; di rendere l’espressione più genuina ed esatta del pensiero del poeta, tanto sui luoghi e sui fatti che sui costumi secondo la descrizione delle scene fatte da Dante e cioè attraverso la consultazione dei migliori commentatori”. In questo modo Ferri era convinto di realizzare “un’opera originale, a volte sorprendente perché eseguita con metodo nuovo, e altamente didattica, destinata a rendere più accessibile il testo” (*) 

Nel 1954 realizzò a Trastevere il monumento dedicato a Trilussa. Dal dopoguerra al 1964 il suo studio di via Cavallotti nel quartiere di Monteverde divenne un punto di riferimento culturale per l’intera Roma. 

Nel 1966 scolpì il busto di Antonio Rosmini per l’omonima scuola romana, mentre è del 1972 la porta bronzea della Chiesa dell’Assunta a Cave. È nell’opera realizzata per la città di Cave che si individua uno dei legami con la volontà dell’artista di donarvi una parte importante del suo patrimonio artistico. Lorenzo Ferri morì nel 1975. 

Dopo molti anni, qualcuno anche di contenzioso legale tra gli Eredi Ferri e le Amministrazioni Municipali di Cave, vi è stata una ripresa delle iniziative per la valorizzazione di questa importante figura dell’arte italiana. 

Nel maggio 2010 l’esposizione della Sindone, ora il Presepe Monumentale, per poter giungere poi ad una sistemazione definitiva di tutto il patrimonio artistico che non potrà non tenere conto del giusto bilanciamento tra contesto economico e salvaguardia culturale.

* La citazione è estratta dal contratto con l’editore Curcio. Ferri ha realizzato le tavole sino al XXIII canto dell’Inferno.

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ZENIT Staff

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