Il Premio Mondiale Fernando Rielo di Poesia Mistica compie 30 anni

ROMA, martedì, 14  dicembre 2010 (ZENIT.org).- Avrà luogo questo mercoledì, 15 dicembre, il conferimento del Premio Mondiale Fernando Rielo di Poesia Mistica, giunto alla sua 30ma edizione.

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Il riconoscimento verrà conferito da padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, nella sede dell’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede.

In questa edizione sono state presentate 208 opere di 32 Nazioni, tra cui Argentina, Australia, Camerun, Canada, Colombia, Cile, Cuba, Ecuador, Spagna, Stati Uniti, Filippine, India, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Portogallo, Romania e Venezuela.

Il Premio, ricordano gli organizzatori in un comunicato, è stato creato dal poeta Fernando Rielo (1923-2004) nel 1981 per promuovere la poesia mistica e far conoscere quei poeti che uniscono un’autentica espressione letteraria a un’elevata spiritualità.

“Anche nel caso che queste condizioni non siano contemporaneamente presenti, il Premio viene ugualmente conferito a quei poeti che pur non potendo essere considerati mistici in senso stretto, apportino una luminosa densità lirica”.

Le opere che concorrono al Premio Mondiale di Poesia Mistica devono essere in spagnolo o inglese, devono essere inedite e avere un’estensione non inferiore ai 600 versi e non superiore ai 1300.

Il Premio è annuale e consiste in 7.000 euro all’autore più l’edizione a stampa dell’opera.

Il riconoscimento internazionale dell’importanza del Premio ha permesso la sua celebrazione in sedi internazionali prestigiose come le Nazioni Unite a New York, il Senato di Francia, l’UNESCO a Parigi, il Campidoglio a Roma, la Sala Gotica del comune di Colonia, il Museo del Prado a Madrid, il Comune di Madrid, la Sala Consiliare della Provincia di Bologna e l’Ambasciata spagnola presso la Santa Sede a Roma.

La poesia mistica, affermava Rielo, “non è porre Dio come tema del verso, ma è piuttosto elevare ad arte l’unione d’amore con l’Assoluto in tale grado che la costante poetica possa evocare nelle forme più elevate questa mistica unione”.

“La poesia mistica non è mai riduttiva: al contrario è eminentemente creativa, è capace di generare nuovi ricorsi stilistici, nuove forme e, in generale, una ricchezza inesauribile per esprimere, per mezzo dell’immagine estetica, l’unione mistica dell’anima con il suo creatore”, aggiungeva.

“E’ anche visione universale e trascendentale di un’umanità che in dolore e in amore cammina verso il suo celeste destino: a questo mistico procedere c’è da unire la natura e il cosmo che si offrono all’essere umano con lo scopo di dare luce al senso più pregnante dell’unitiva esperienza d’amore”.

Come membri del comitato d’onore, hanno sostenuto in passato il premio alcune personalità religiose, tra cui il Cardinale Paul Poupard, Presidente emerito del Consiglio Pontificio per la Cultura; il Cardinale Antonio Cañizares, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; il Cardinale Alfonso M. Stickler, Archivista e Bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa; il Cardinale Camillo Ruini, già Vicario di Sua Santità Giovanni Paolo II; il Cardinale Giacomo Biffi, Arcivescovo emerito di Bologna; il Cardinale Antonio Mª Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid; il Cardinale Renato R. Martino, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

Compongono il Comitato d’Onore di questa edizione del Premio Valentín García Yebra, Gregorio Salvador Caja, Antonio Mingote, Luis María Anson e Bernard Sesé, Accademici di Spagna; i Rettori della Universidad Pontificia Comillas e della Politécnica de Madrid; il Presidente della Asociación de Escritores y Artistas Españoles, Juan Van-Halen; lo scrittore e membro dell’Accademia Pontificia Auriense-Mindoniense di San Rosendo, Ramón Pernas; il poeta Andrés Sánchez Robayna.

Le dodici opere finaliste del Premio provengono da Spagna (Francisco Aroca Gómez, “Diario con hambre de vuelo”; Manuel Rodríguez Ballester, “Esa llama de amor”; Lucrecio Serrano Pedroche, “De rodillas, Señor, ante el Sagrario, o Evangelio de Juan”; Alfredo Villaverde Gil, “Al amor de tu lumbre”; Francisco José López Sáez, “Huésped de tu Resurrección. Nombres para un exilio”), Venezuela (Cristian Díaz Yepes, “La noche y el deseo”), Nuova Zelanda (Phillip Donel, “Go with God”), Romania (Visan Dorel, “Salmos”), Colombia (Adela Guerrero Collazos, “El amor me habita”), Costa Rica (Kathy Madriz Flores, “En el umbral de tu Palabra”), Cuba (Roberto Méndez Martínez, “Cánticos para la luz de otro siglo”) de Ecuador (Juan Carlos Ribadeneira Terán, “Barro alado…”).

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ZENIT Staff

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