Il Pontefice prega per i cristiani perseguitati nel mondo

Chiede che in ogni Paese si rispetti la libertà religiosa

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 21 novembre 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI si è voluto unire questa domenica alle comunità che pregano per i cristiani perseguitati nel mondo.

Nei suoi saluti dopo la recita della preghiera mariana dell’Angelus, il Pontefice ha ricordato che questa domenica in Italia, su invito dei Vescovi, le comunità ecclesiali pregavano “per i cristiani che soffrono persecuzioni e discriminazioni, specialmente in Iraq”.

“Mi unisco a questa corale invocazione al Dio della vita e della pace, affinché in ogni parte del mondo sia assicurata a tutti la libertà religiosa – ha dichiarato –. Sono vicino a questi fratelli e sorelle per l’alta testimonianza di fede che rendono a Dio”.

Nei giorni scorsi (cfr. ZENIT, 19 novembre 2010), il Papa ha inviato un suo stretto collaboratore, l’Arcivescovo Fernando Filoni, Sostituto della Segreteria di Stato, al Policlinico Agostino Gemelli di Roma per portare la sua vicinanza e solidarietà a una quarantina di vittime dell’attentato del 31 ottobre alla Cattedrale siro-cattolica di Baghdad che vi sono ricoverate per ricevere le cure necessarie.

Nella giornata della memoria della Presentazione al Tempio della Beata Vergine Maria, ha proseguito il Pontefice, “la Chiesa si stringe con particolare affetto alle monache e ai monaci di clausura: è la ‘Giornata pro Orantibus’, che rinnova anche l’invito a sostenere concretamente queste comunità”.

Il Papa ha poi ricordato che questa domenica ricorreva anche la “Giornata delle vittime della strada”.

“Mentre assicuro il mio ricordo nella preghiera, incoraggio a proseguire nell’impegno della prevenzione, che sta dando buoni risultati, ricordando sempre che la prudenza e il rispetto delle norme sono la prima forma di tutela di sé e degli altri”, ha osservato.

Nel suo saluto in lingua spagnola, il Pontefice si è infine detto “vicino alle vittime delle piogge torrenziali che negli ultimi giorni hanno devastato gran parte della Colombia”.

“Auspicando che gli appelli alla solidarietà vengano ascoltati, mi unisco a quanti elevano preghiere al Signore per le vittime e a quanti stanno vivendo ore di angoscia e tribolazione”, ha aggiunto.

Tra i gruppi che il Vescovo di Roma ha salutato dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano, c’erano i volontari del “Banco Alimentare”, presenti per chiedere la benedizione prima della colletta nazionale che avrà luogo sabato prossimo.

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ZENIT Staff

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