Il Pontefice invita i cristiani ad essere "veri fratelli"

Alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 17 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, che si celebra ogni anno dal 18 al 25 gennaio, Papa Benedetto XVI ha esortato tutti i cristiani ad essere “veri fratelli”.

Lo ha fatto questa domenica durante il suo intervento per la recita della preghiera mariana dell’Angelus, ricordando che la Settimana rappresenta “un tempo propizio per ravvivare lo spirito ecumenico, per incontrarsi, conoscersi, pregare e riflettere insieme”.

Il tema biblico di quest’anno, tratto dal Vangelo di Luca, richiama le parole di Gesù risorto agli Apostoli: “Voi sarete testimoni di tutto ciò” (Lc 24,48).

“Il nostro annuncio del Vangelo di Cristo sarà tanto più credibile ed efficace quanto più saremo uniti nel suo amore, come veri fratelli”, ha spiegato il Papa.

Per questo motivo, ha invitato “le parrocchie, le comunità religiose, le associazioni e i movimenti ecclesiali a pregare incessantemente, in modo particolare durante le celebrazioni eucaristiche, per la piena unità dei cristiani”.

Le origini della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani risalgono alla metà del XIX secolo. e derivano dalle iniziative di alcuni movimenti e circoli ecclesiali in ambito anglicano e protestante.

Padre Paul Wattson, un sacerdote anglicano co-fondatore della Society of Atonement, introdusse poi un Ottavario per l’unità dei cristiani che venne celebrato per la prima volta dal 18 al 25 gennaio del 1908.

Per lui, l’unità significava un “ritorno” alla Chiesa cattolica romana. Per questo scelse le date simboliche del 18 gennaio, giorno in cui si celebrava allora la festa della Cattedra di Pietro, e del 25 gennaio, festa della Conversione di Paolo.

Papa Pio X approvò l’Ottavario nel 1909 e incoraggiò l’idea di pregare affinché tutti i cristiani si riunissero con la Chiesa cattolica, secondo il disegno di Dio.

Nel 1936 un pioniere dell’ecumenismo, l’Abbé Paul Couturier di Lione (Francia), sottolineò come l’idea del “ritorno” costituisse per molti gruppi una difficoltà dal punto di vista teologico. Per questo diede inizio alla “Settimana di Preghiera Universale per l’Unità dei Cristiani”, mantenendo le stesse date del 18 e del 25 gennaio ma esortando a pregare per l’unità della Chiesa “secondo la volontà di Cristo”.

Da allora questa iniziativa si celebra a gennaio nei Paesi dell’emisfero nord, mentre in quelli dell’emisfero sud, in cui questo mese è periodo di vacanza, le Chiese celebrano la Settimana di preghiera in altre date, ad esempio tra l’Ascensione e la Pentecoste.

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ZENIT Staff

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