Il "percorso di conversione" per Roma del card. Vallini

Nel corso della “Preghiera per Roma”, avvenuta ieri sera a Santa Maria Maggiore, il vicario del Papa ha parlato a una città “provata e afflitta” dai recenti scandali

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A una Città Eterna “provata e afflitta” da scandali e inchieste, il card. Agostino Vallini, vicario del Papa per Roma, propone “un percorso di conversione che possa riportare nel cuore delle persone la parola del Signore”.

È questo uno dei passaggi più significativi del suo discorso pronunciato nel corso della veglia di “Preghiera per Roma”, tenutasi ieri sera nella basilica di Santa Maria Maggiore. Come riporta l’agenzia Sir, numerosi i fedeli che hanno partecipato all’incontro.

“La nostra città – ha detto loro il card. Vallini – appare oggi provata e afflitta, e sperimenta divisioni e diffidenze. Dobbiamo rinnovare quei vincoli di civiltà e di concordia che hanno reso questo posto un faro luminoso nella storia dell’intera umanità”. In un tale contesto la sofferenza “ha ormai raggiunto vette inattese” ma non dobbiamo comunque averne paura, ha detto il porporato citando le parole del profeta Isaia.

L’invito del card. Vallini è quello di uscire e offrire un annuncio evangelico a tutti. “È necessario che sia al centro che nelle periferie la vita cristiana torni a una dimensione di sincerità e purezza”, ha affermato il cardinal vicario, ricordando che “non si può incontrare il Signore solo nelle chiese o nelle basiliche, ma facendo anche in modo che il nostro stile di vita sia diretto agli ultimi e ai più poveri”. Di qui le sue domande: “Com’è possibile che in questa città, nata dal sangue dei martiri e dei santi, accadano fatti così terribili? Com’è possibile che si sia perso il senso di appartenenza a una comunità in nome del denaro e del potere?”.

Il cardinale, facendo esplicito riferimento alle vicende conosciute con il nome di Mafia Capitale, ha definito la corruzione un “virus della società” e ha sottolineato che “troppo spesso” si è assistito al dilagare della spregiudicatezza in cui i fini vengono confusi con i mezzi. Sembra che parole come giustizia, legalità, solidarietà e rispetto non abbiano più alcun valore”. 

Antidoto contro l’illegalità è dunque la cultura dell’incontro, “prendendo l’iniziativa per un dialogo costruttivo, che metta al centro le persone che soffrono”. In conclusione, il card. Vallini ha spiegato che “per offrire un buon servizio alla nostra città è giusto che tutti quanti si adoperino per intraprendere un percorso di conversione che possa riportare nel cuore delle persone la parola del Signore”.

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ZENIT Staff

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