Il Patriarcato di Mosca favorevole alle contro-sanzioni russe

Secondo il Patriarcato il blocco delle importazioni aiuterà la Russia a smettere di “inseguire gli standard di consumo occidentali”

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Piena sintonia tra il Patriarcato di Mosca e il Governo russo. L’istituzione religiosa ha infatti accolto con favore la decisione della Russia di adottare delle contro-sanzioni con le quali si blocca per un anno l’import di carni bovine e suine, pollame, pesce, formaggi e latticini, frutta e verdura da Australia, Canada, Unione europea, Stati Uniti e Norvegia.

“Abbiamo bisogno di imparare la moderazione, l’autocontrollo, la capacità di accontentarsi di poco”, ha dichiarato a Interfax il capo del dipartimento sinodale per i rapporti con la società del Patriarcato ortodosso russo, l’arciprete Vsevolod Chaplin, invitando a smettere di “inseguire gli standard di consumo occidentali”. Secondo l’arciprete Chaplin “è necessario finalmente scegliere: l’Occidente o la Russia, il futuro indipendente e libero del nostro popolo o una condizione in cui si ascoltano di più le grida di Washington, Bruxelles o Wall Street, che le voci dei propri connazionali”.

Secondo quanto riporta AsiaNews, il rappresentante del Patriarcato definisce “discriminatorie” le sanzioni economiche varate da Usa e Ue, allo stesso tempo sarebbero però un’occasione per accelerare un progetto di istituire un nuovo sistema socio-politico in Russia, basato su valori tradizionali e meno dipendente dalle esportazioni straniere. A seguito della decisione di Mosca, l’ente federale russo per la sicurezza alimentare Rosselkhoznadzor ha già avuto incontri con gli ambasciatori di Ecuador, Cile, Brasile e Argentina, con cui si è discusso dell’aumento delle forniture alimentali. In prima fila per nuovi accordi con la Russia anche la Turchia.

Le contro-sanzioni russe potrebbero pesare molto sull’economia italiana. Secondo la Coldiretti, potrebbero essere danneggiate “spedizioni di ortofrutta per un importo di 72 milioni, di pasta per 50 milioni di euro e carni per 61 milioni di euro”.</p>

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ZENIT Staff

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