Il Papa celebra la XVI Giornata della Vita Consacrata

L’evento è culminato nei vespri per la festa della Presentazione del Signore

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 3 febbraio 2012 (ZENIT.org) – La XVI Giornata della Vita Consacrata è culminata con i vespri nella Festa della Presentazione del Signore, celebrati ieri sera da papa Benedetto XVI nella basilica vaticana.

La festa cade esattamente quaranta giorni dopo la Natività, quindi, “il tempo liturgico rispecchia quello storico”, ha osservato il Santo Padre all’inizio dell’omelia. Il tema di “Cristo luce”, ha aggiunto il Papa, “che ha caratterizzato il ciclo delle feste natalizie ed è culminato nella solennità dell’Epifania, viene ripreso e prolungato nella festa odierna”.

Il gesto rituale con cui Giuseppe e Maria presentano il piccolo Gesù al Tempio, avviene “nello stile di umile nascondimento che caratterizza l’Incarnazione del Figlio di Dio” e trova una “singolare accoglienza” da parte dell’anziano Simeone e della profetessa Anna che riconoscono in Gesù il Messia annunciato dai profeti.

La coincidenza tra la celebrazione della festa liturgica e la Giornata della Vita Consacrata non è casuale. L’episodio evangelico in questione (Lc 2,32), infatti, “costituisce una significativa icona della donazione della propria vita da parte di quanti sono stati chiamati a ripresentare nella Chiesa e nel mondo, mediante i consigli evangelici, i tratti caratteristici di Gesù, vergine, povero ed obbediente, il Consacrato del Padre”, ha commentato il Papa.

La Giornata per la Vita Consacrata, celebrata per la prima volta dal beato Giovanni Paolo II nel 1997 si prefigge alcuni scopi particolari. Tra questi, ha ricordato Benedetto XVI, figurano la lode e il ringraziamento al Signore per “il dono di questo stato di vita, che appartiene alla santità della Chiesa”.

Inoltre la Giornata ha come obiettivo quello di “valorizzare sempre più la testimonianza di coloro che hanno scelto di seguire Cristo mediante la pratica dei consigli evangelici con il promuovere la conoscenza e la stima della vita consacrata all’interno del Popolo di Dio”.

Infine, per tutti i consacrati e le consacrate al Signore, la Chiesa intende dare “una preziosa occasione di rinnovare i propositi e ravvivare i sentimenti che hanno ispirato e ispirano la donazione di voi stessi al Signore”.

L’Anno della Fede, che il Santo Padre ha indetto a partire dal prossimo ottobre, rappresenterà per chi fa vita consacrata un “tempo favorevole per il rinnovamento interiore, di cui sempre si avverte il bisogno, con un approfondimento dei valori essenziali e delle esigenze della propria consacrazione”.

La vicinanza al Signore, ha proseguito il Papa rivolto ai consacrati presenti, “vi porterà ad una rinnovata adesione a Lui e avrà un positivo influsso sulla vostra particolare presenza e forma di apostolato all’interno del Popolo di Dio, mediante l’apporto dei vostri carismi, nella fedeltà al Magistero, al fine di essere testimoni della fede e della grazia, testimoni credibili per la Chiesa e per il mondo di oggi”.

La Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha ricordato Benedetto XVI, si impegnerà perché l’Anno della Fede costituisca per le persone consacrate un “anno di rinnovamento e di fedeltà”, per indirizzarle “con entusiasmo nella nuova evangelizzazione”.

Segretario della Congregazione citata è monsignor João Braz de Aviz, che il Santo Padre ha salutato e ringraziato pubblicamente e che figura tra i cardinali che saranno creati durante il prossimo Concistoro (18-19 febbraio).

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ZENIT Staff

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