Papa Francesco e la Vergine di Guadalupe

Papa Francesco e la Vergine di Guadalupe - Foto © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO

Il Papa celebra la Messa in onore di Nostra Signora di Guadalupe

La celebrazione presieduta dal Pontefice, per il terzo anno consecutivo, nella Basilica di San Pietro accompagnata da canti indigeni

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Per il terzo anno consecutivo, Papa Francesco celebrerà la Messa nella Basilica di San Pietro in onore di Nostra Signora di Guadalupe, il prossimo 12 dicembre, il giorno in cui milioni di cattolici di tutto il mondo rendono onore alla Patrona dell’America e delle Filippine. Lo stesso Pontefice ha espresso il suo desiderio di presiedere nuovamente questa celebrazione al presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, il cardinale Marc Ouellet.
L’Eucarestia – riferisce un comunicato – sarà celebrata alle ore 18, preceduta dalla recita del Santo Rosario alle 17.15 e dal tradizionale ingresso delle bandiere in rappresentanza dei diversi paesi devoti alla Vergine. Prevista una grande partecipazione di fedeli, in particolare delle comunità latinoamericane e filippine presenti a Roma, e di numerosi cardinali, vescovi, religiosi, religiose, membri della Curia Romana e del Corpo Diplomatico.
Già il 12 dicembre 2011, nel contesto della commemorazione dell’Indipendenza dei paesi dell’America Latina, fu Papa Benedetto XVI a celebrare per la prima volta la Festività nella Basilica di San Pietro. In quell’occasione la Messa era accompagnata dai canti della Misa Criolla del compositore argentino Ariel Ramírez, interpretata dai giovani del Coro Musica Nova.
Tre anni dopo, nel 2014, Papa Bergolio ha espresso il desiderio di celebrare di nuovo l’Eucarestia in onore della “Morenita”. Con il tramite della presidenza di quella nazione, La Misa Criolla fu interpretata da un gruppo di musicisti provenienti dall’Argentina, insieme al coro giovanile Musica Nova, diretti dal figlio del compositore Ariel Ramírez, venuto espressamente per l’occasione, a 50 anni dalla prima Messa Criolla interpretata in Vaticano, alla presenza di Paolo VI.
Papa Francesco, il quale professa una profonda devozione alla Vergine di Guadalupe, nel 2015 ha annunciato che avrebbe nuovamente presieduto la Celebrazione, e ha chiesto alla Pontificia Commissione per l’America Latina di collaborare con l’Ufficio delle Cerimonie Liturgiche per la sua organizzazione. In quella occasione, durante l’omelia, il Papa ha annunciato la sua visita apostolica in Messico, dal 12 al 18 febbraio 2016, nel corso della quale realizzò uno storico pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora di Guadalupe, seguito da milioni di cattolici in tutto il mondo.
Quest’anno, quando è ancora viva l’immagine del Papa Francesco in preghiera davanti alla “tilma” della “Guadalupana” nel suo pellegrinaggio al Santuario, l’annuncio che celebrerà di nuovo questa Festa nella Basilica Vaticana il 12 dicembre prossimo ha suscitato una grande gioia che si somma a quella per la recente canonizzazione di due nuovi Santi latinoamericani: il sacerdote argentino José Gabriel del Rosario, il “Cura Brochero”, e il giovane martire messicano José Sánchez del Río.
Questa volta la Santa Messa sarà accompagnata da alcuni antichi canti liturgici, composti in idiomi indigeni; tra questi, un bellissimo inno dedicato alla Vergine di Guadalupe composto in lingua nahuatl, la lingua del Nican Mopohua, il racconto delle apparizioni di Nostra Signora all’indio San Juan Diego, e altri antichi brani in lingua quechua, mapuche e guaranì. Il Coro ufficiale della Cappella Sistina, sempre presente durante le celebrazioni pontificie nella Basilica, affiancherà il Coro Latinoamericano, diretto dal Maestro Eduardo Notrica. Come negli anni precedenti, prima della Santa Messa verrà recitato il Santo Rosario in spagnolo, offerto per le intenzioni della Chiesa Cattolica in tutto il mondo, e in particolare per la Chiesa delle nazioni americane e delle Filippine.
 

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ZENIT Staff

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