Christmas' audience to employees of the Holy See and Vatican City State

ANSA - ETTORE FERRARI

Il Papa ai dipendenti vaticani: "Curate figli e matrimonio. No a 'guerra fredda' in famiglia"

Durante gli auguri natalizi ai dipendenti della Santa Sede, Francesco chiede perdono per i recenti scandali e invita a pregare per le persone coinvolte

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Una richiesta di perdono per i recenti scandali in Vaticano e un incoraggiamento a prendersi cura del proprio matrimonio e dei propri figli. Così Papa Francesco nell’udienza ai dipendenti vaticani e ai loro familiari, in Aula Paolo VI, per gli auguri natalizi. 

“Prima di tutto desidero ringraziarvi per il vostro lavoro – esordisce il Papa – per l’impegno che mettete per fare le cose bene, sempre, anche quando non c’è nessun riconoscimento. Tante volte uno fa una cosa bene e non viene riconosciuto…”. 

In particolare, il Pontefice ringrazia “quelli tra voi che da tanti anni fanno lo stesso tipo di lavoro, un lavoro spesso nascosto, e cercano di fare le cose come si deve. Sappiamo che questo è normale, è semplicemente fare il proprio dovere; ma sappiamo anche che per noi esseri umani non è facile, noi non siamo macchine  – grazie a Dio! – e a volte abbiamo bisogno di un incentivo, o di cambiare un po’… Mi congratulo con voi che sentite un giusto orgoglio di fare al meglio le cose normali di ogni giorno. Grazie!”. 

“Andiamo avanti nei diversi ambiti di lavoro, collaborando insieme, con pazienza, cercando di aiutarci a vicenda”, incoraggia poi Francesco. E chiede perdono “per gli scandali che ci sono stati nel Vaticano. Ma – aggiunge – vorrei che il mio e il vostro atteggiamento, specialmente in questi giorni, fosse soprattutto quello di pregare, pregare per le persone coinvolte, perché chi ha sbagliato si ravveda e possa ritrovare la strada giusta.” 

Dal Santo Padre anche un incoraggiamento a prendersi cura del proprio matrimonio e dei propri figli: “Prendervi cura, non trascurare. Giocare con i vostri bambini”, dice. Perché “il matrimonio è come una pianta. Non è come un armadio, che si mette lì, nella stanza, e basta spolverarlo ogni tanto. Una pianta è viva, va curata ogni giorno: vedere come sta, mettere l’acqua, e così via. Il matrimonio è una realtà viva: la vita di coppia non va mai data per scontata, in nessuna fase del percorso di una famiglia”.

“Ricordiamoci – prosegue Papa Bergoglio – che il dono più prezioso per i figli non sono le cose, ma l’amore dei genitori. E non intendo solo l’amore dei genitori verso i figli, ma proprio l’amore dei genitori tra loro, cioè la relazione coniugale. Questo fa tanto bene a voi e anche ai vostri figli!” 

Prima di tutto bisogna allora coltivare la “pianta” del matrimonio, ribadisce il Papa; al contempo, si deve “curare la relazione con i vostri figli, anche qui, puntando più sul rapporto umano che sulle cose. Parlare con i figli, sentirli, chiedergli cosa pensano, questo dialogo tra genitori e figli fa tanto bene, fa crescere in maturità i figli”.

“Puntiamo sulla misericordia – incita poi il Papa – nelle relazioni quotidiane, tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle; e prendiamoci cura dei nonni…”. A proposito dei nonni, Francesco ne ricorda l’importanza in una famiglia: “I nonni hanno la memoria, hanno la saggezza… Non lasciate da parte i nonni. Sono molto importanti”, aggiunge a braccio. 

Racconta quindi uno dei suoi aneddoti: “Mi diceva una giovane signora che ha un figlio di 7 anni e con lei abita la nonna 90enne che non sta del tutto bene, che le hanno consigliato di ricoverarla in una casa di riposo. E questa donna saggia – che non ha studiato nell’università, lavora – ha risposto a chi consigliava di mettere la nonna in casa di riposo: ‘Nooo, io voglio che mio figlio cresca accanto alla nonna’. Sapeva i premi che fanno i nonni ai nipotini”. 

“Curare la pace nella famiglia”, è dunque l’esortazione di Papa Francesco. “Che si litiga lo sanno tutti, ma un matrimonio dove non si litiga non è normale. L’importante è che non si finisca senza fare la pace”. “Imparate questa saggezza di fare la pace”, insiste il Pontefice, perché “la guerra fredda del giorno dopo è più pericolosa della guerra calda”.

Guardando infine al Giubileo, Bergoglio esorta a viverlo “anche nella chiesa domestica, non solo nei grandi eventi!”. Anzi, dice, “il Signore ama chi pratica la misericordia nelle circostanze ordinarie”. L’augurio è quindi “di sperimentare la gioia della misericordia, incominciando dalla vostra famiglia”. 

[S.C.]

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione