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Il Papa agli argentini: “Mettetevi la Patria sulle spalle e vivete la cultura dell’incontro”

In un videomessaggio ai suoi connazionali, Francesco incoraggia il compimento delle opere di misericordia ed indica l’esempio di santità di Mama Antula e del Cura Brochero

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Papa Francesco desidererebbe tornare a visitare la sua terra d’origine, l’Argentina, ma, al momento “non è possibile” e non lo sarà nemmeno l’anno prossimo, per impegni già presi “con l’Asia, con l’Africa”.
A confidarlo è lo stesso Bergoglio in un videomessaggio indirizzato ai suoi connazionali, quando “ancora si respira l’atmosfera dei festeggiamenti del Bicentenario” e della beatificazione di Mama Antula e ormai si scaldano i motori per la canonizzazione del Cura Brochero, prevista per il prossimo 16 ottobre.
Anche da Pontefice, Francesco si sente ancora profondamente argentino e conta di poter viaggiare “con un passaporto argentino”, essendo convinto che il suo popolo sia “il più grande tesoro che ha la nostra patria”. Per l’Argentina, il Papa prega incessantemente ed accoglie con “gioia” ogni lettera che gli arriva dalla sua terra.
L’amore per la propria patria, ha spinto il Santo Padre a chiedere ai suoi connazionali di mettersi “la Patria sulle spalle, quella Patria che ha bisogno che ciascuno di noi dia il meglio di sé, per migliorare, crescere, maturare”, per realizzare quella “cultura dell’incontro” in grado di superare tutte le “culture dello scarto” imperanti nel mondo.
È proprio grazie alla “cultura dell’incontro” – da cercarsi “con la preghiera e la buona volontà” – che ognuno può avere “il suo posto”, “vivere con dignità” ed “esprimersi pacificamente senza essere insultato o condannato o aggredito o scartato”.
Qualsiasi paese infatti, per quanto ricco di risorse possa essere, avrà sempre la sua maggiore ricchezza nel “popolo” che sa essere solidale e camminare “fianco a fianco” e soccorrersi vicendevolmente nella difficoltà.
In conclusione, il Pontefice esorta gli argentini, nell’Anno della Misericordia, a compiere “tutti i giorni o ogni due giorni” le opere di misericordia corporali e spirituali” e ricorda Mama Antula e il Cura Bruchero, che “hanno lavorato per la Patria e per l’evangelizzazione”.
[Servizio a cura di Luca Marcolivio]

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ZENIT Staff

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