Il Papa agli argentini: “La Patria è una Madre, non si vende…”

In occasione del bicentenario dell’indipendenza, Francesco lancia un appello ai suoi connazionali: “C’è bisogno di anziani sognatori e i giovani profeti”

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In occasione dei Vespri della celebrazione del bicentenario dell’indipendenza, papa Francesco ha rivolto un “cordiale saluto” ai “fratelli vescovi”, alle “autorità nazionali” e a “tutto il popolo argentino”.
In una lettera indirizzata a monsignor Mosé Antonio Arancedo, il Santo Padre ha augurato ai suoi connazionali che le celebrazioni rendano il popolo argentino “più forte nel cammino intrapreso dai nostri avi duecento anni fa”, accompagnandolo con le sue preghiere e la sua vicinanza, in special modo “a coloro che soffrono: i malati, chi vive nell’indigenza o nella solitudine, chi non ha lavoro, le vittime della tratta e i tanti giovani che soffrono il flagello della droga”. Questi ultimi sono stati definiti dal Pontefice i “figli più feriti della Patria”.
Rievocando la sua infanzia e gioventù a Buenos Aires, il Papa ha proseguito: “A scuola, ci hanno insegnato ad amare la Madre Patria”, dove “si radica il senso patriottico dell’appartenenza”. Ha quindi citato un’espressione argentina “audace e pittoresca”, riferita alle persone senza scrupoli: “Costui sarebbe capace di vendersi la madre”… Tuttavia, ha commentato Francesco, “la Madre non si vende, non si può vendere… tantomeno la Madre Patria”.
“Celebriamo i duecento anni di cammino di una Patria – ha proseguito Bergoglio – che nei suoi desideri ed ansie di fraternità, si proietta ben al di là dei confini: verso la Patria Grande, quella che sognarono San Martin e Bolivar. Questa realtà ci unisce in una famiglia dagli ampi orizzonti e nella lealtà di fratelli”. Da qui l’auspicio che il Signore si curi di questa “Grande Patria”, la “renda forte” e “la difenda da ogni tipo di colonizzazione”.
Com’è sua consuetudine, papa Francesco ha lanciato un appello contro la “cultura dello scarto” che minaccia gli anziani, “memori della storia”, con un pensiero anche per i giovani argentini, i quali non devono adagiarsi in un “quietismo burocratico” carente di “illusioni” e di “eroismo”.
“Solo se i nostri nonni sanno sognare e i nostri giovani sanno profetizzare cose grandi, la Patria potrà essere libera. Abbiamo bisogno di anziani sognatori che diano impulso e di giovani che – ispirati dagli stessi sogni – continuino a correre con la creatività della profezia”, ha aggiunto il Pontefice, prima della benedizione finale e dell’affidamento dell’Argentina alla Vergine di Lujan, sua patrona.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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