Il Papa affida la pace all'intercessione dei martiri del nazismo

Unendosi alle celebrazioni per la beatificaizone di un sacerdote tedesco

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ROMA, domenica, 12 giugno 2011 (ZENIT.org).- Questa domenica Benedetto XVI ha voluto affidare la pace nel mondo all’intercessione di quei cristiani che sono stati assassinati nei campi di concentramento a causa della loro fede.

L’occasione è stata la preghiera del Regina Caeli alla presenza dei pellegrini riunitisi in piazza di San Pietro per la Solennità della Pentecoste.

Nei saluti finali, il Papa ha espresso la propria gioia per la beatificazione che si celebrerà lunedì, a Dresda, in Germania, del sacerdote e martire, Alois Andritzki, ucciso dai nazionalsocialisti a Dachau nel 1943.

Il giovane sacerdote, che allora aveva solo 28 anni, venne arrestato e assassinato con una iniezione letale per le sue “opinioni contrarie” al regime nazista e per il suo apostolato con i giovani.

“Lodiamo il Signore per questo eroico testimone della fede, che si aggiunge alla schiera di quanti hanno dato la vita nel nome di Cristo nei campi di concentramento”, ha detto il Pontefice.

“Vorrei affidare alla loro intercessione, oggi che è Pentecoste, la causa della pace nel mondo – ha poi aggiunto –. Possa lo Spirito Santo ispirare coraggiosi propositi di pace e sostenere l’impegno di portarli avanti, affinché il dialogo prevalga sulle armi e il rispetto della dignità dell’uomo superi gli interessi di parte”.

“Lo Spirito, che è vincolo di comunione, raddrizzi i cuori deviati dall’egoismo e aiuti la famiglia umana a riscoprire e custodire con vigilanza la sua fondamentale unità”, ha quindi concluso.

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ZENIT Staff

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