Il nuovo vescovo di Baghdad: "Chiederò al governo di proteggere i cristiani"

Il sacerdote caldeo padre Basel Yaldo ha ricevuto oggi l’ordinazione episcopale, diventerà braccio destro del patriarca Sako. Nel 2006 fu rapito e picchiato dagli estremisti

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“Voglio dare speranza al popolo e tenere viva la loro fede”. Questo il proposito di padre Basel Yaldo, ordinato oggi vescovo di Baghdad, come riferito all’agenzia Adnkronos.

Il religioso, che diventerà il braccio destro del Patriarca caldeo Louis Sako I, era tornato in Iraq il mese scorso ”per servire il popolo iracheno”. In particolare i cristiani perseguitati, per cui – come egli stesso annuncia – vuole chiedere una maggiore protezione al governo iracheno.

Nato a Telkaif nel 1970, padre Yaldo ha studiato prima a Baghdad e poi Roma. Ordinato sacerdote a Baghdad nel 2002 nel Pontificio Collegio di Sant’Efrem, ha successivamente seguito un dottorato in teologia.

Tornato in Iraq, nel settembre 2006 era stato rapito da estremisti islamici in seguito alle controverse proteste nate dal discorso sull’Islam di Papa Benedetto XVI a Ratisbona. Per tre giorni Yaldo è stato brutalmente picchiato. Una volta rilasciato, ma ripetutamente minacciato di morte, nel 2007 venne inviato negli Stati Uniti per motivi di sicurezza. Qui ha svolto le funzioni sacerdotali presso la Chiesa caldea di San Giorgio in Michigan.

Dopo circa dieci anni, il sacerdote afferma che il sequestro ”mi ha portato più vicino a Dio e ha rafforzato la mia fede. Mi ha anche portato a essere più serio e più coinvolto. Mentre ero rapito mi ha aiutato la Vergine Maria e sono sicuro che mi aiuterà anche ora in Iraq”.

Oltre a sostituire Sako alla guida della chiesa irachena quando questi sarà fuori, mons. Yaldo sarà anche il responsabile del coordinamento della comunicazione con le diocesi caldee nel mondo.

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ZENIT Staff

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