Daily meditation on the Gospel

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Il Messia Salvatore — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Venerdì 9 Giugno, della IX Settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
Il popolo d’Israele attendeva con trepidazione la figura del Messia. I farisei e gli scribi insegnavano che il Messia che sarebbe venuto sarebbe stato un re condottiero, un sovrano possente e glorioso, un dominatore, e che sarebbe stato il figlio del re Davide. Ma Gesù confuta questo insegnamento perché sapeva bene che il vero Messia non era un “leader” politico o sociale, ma certo la sola autentica Guida spirituale (Mt 23,8-10), e che non era venuto per sopraffare i Romani, ma per sconfiggere il male e il peccato.
Meditazione
Al tempo di Gesù, Israele attendeva la venuta del Messia, ma vi era molta confusione riguardo alla sua figura. Vi erano molti che si aspettavano un “liberatore” eroico e trionfante, inviato da Dio stesso, che avrebbe risolto ogni problema. Alcuni speravano che fosse un re, altri un profeta o un sacerdote. Altri ancora sognavano un messianismo senza Messia: la “liberazione” sarebbe stata compiuta da Dio direttamente, un’opera divina, un evento che non prevedeva l’intervento di un uomo. C’erano, infine, anche coloro che ritenevano che il Regno messianico fosse già venuto, già compiuto, e dunque non si aspettavano l’arrivo di alcun Messia. Questi ultimi erano per lo più esponenti di famiglie benestanti, che non desideravano alcun cambiamento nella loro situazione di vita. Gesù cita un salmo di Davide (110,1) che contraddice e smentisce tali loro teorie e insegnamenti. In esso, infatti, il re Davide si rivolge al Messia, che nascerà dalla sua discendenza, dalla sua stirpe, chiamandolo “Signore”. E Gesù, mentre si trovava nel tempio a insegnare, chiede: “Se Davide chiama ‘Signore’ il Messia, come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide?”. Davanti a questi ragionamenti, i farisei e i capi rimanevano stupiti e confusi, ma il popolo, i poveri si rallegravano e continuavano a seguire Gesù. Dopo averli contestati circa il tributo a Cesare e la legge del Levirato, il Maestro ancora una volta, ha smontato le speculazioni dei suoi avversari; ma in questo caso, lasciati senza parole i contestatori, la sua domanda resta aperta, in attesa di risposta. Per diventare discepoli di Gesù non occorre conoscere e comprendere dottrine e teorie: basta avere un cuore semplice, umile e aperto alla Parola di Dio. I poveri e i semplici, tra la folla, annota l’evangelista, lo ascoltano e vedono già in Gesù il Messia che doveva venire nel mondo, e che un giorno giudicherà tutte le nazioni, seduto alla destra del Padre.
Preghiera
O Spirito del Signore, che effondi i tuoi doni di grazia su chi ti cerca con animo sincero, umile e semplice, disposto ad amarti, riempi il mio cuore, e fa’ che io possa comprendere quel che tu vuoi suggerirmi, così che possa compierlo pienamente.
Agire
Scelgo Gesù quale unico vero re della mia vita, la sola autentica guida spirituale cui affido tutto ciò che sono e tutto quello che ho.
Meditazione del giorno a cura di padre Miguel Angel Llamas, L.C., tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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