Il martirio: una testimonianza da prendere sul serio. E senza scandalizzarsi…

Nell’omelia alla Casa Santa Marta, papa Francesco elogia i fedeli copti uccisi “col nome di Gesù sulle labbra”

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Il martirio e, in particolare, l’uccisione dei cristiani compiuta “in nome di Dio”, sono stati i temi toccati da papa Francesco durante l’omelia si stamattina alla Casa Santa Marta.

Nel Vangelo odierno (Gv 15,26-27.16,1-4a), ha spiegato il Pontefice, Gesù accenna alla discesa imminente dello Spirito Santo ma parla anche “del futuro, della croce che ci aspetta e ci parla dello Spirito, che ci prepara a dare la testimonianza cristiana”.

Gesù profetizza anche lo “scandalo della croce” per preparare i suoi al martirio. Così come i primi cristiani furono scacciati dalle sinagoghe, anche oggi “siamo testimoni di questi che uccidono i cristiani in nome di Dio, perché sono miscredenti, secondo loro”, ha osservato il Santo Padre.

La persecuzione anticristiana, quindi, è presente in ogni epoca ma i cristiani non devono scandalizzarsi: “sarà lo Spirito a guidarci e a farci capire”, ha osservato il Papa.

Francesco ha poi fatto cenno al colloquio telefonico avuto ieri con il patriarca copto-ortodosso Tawadros II, in occasione del giorno dell’amicizia copto-cattolica e della comune vocazione al martirio che caratterizza entrambe le chiese.

I fedeli copti che qualche settimana fa sono stati sgozzati lungo le spiagge libiche “per la forza che gli ha dato lo Spirito Santo, non si sono scandalizzati” e sono morti “col nome di Gesù sulle labbra”, rendendo la “testimonianza suprema” del martirio, ha sottolineato il Pontefice.

Alla testimonianza del martirio, si aggiunge “la testimonianza di ogni giorno” finalizzata a “rendere presente la fecondità della Pasqua” che “ci dà lo Spirito Santo, che ci guida verso la verità piena, la verità intera”.

Gesù, inoltre, ci ricorda che la “dimensione ‘martiriale’ della vita” va presa decisamente “sul serio” e si declina in tante forme: nel “difendere i figli”, nel difendere la propria “famiglia”, nei “tanti ammalati che soffrono per amore di Gesù”.

“Tutti noi abbiamo la possibilità di portare avanti questa fecondità pasquale su questa strada ‘martiriale’, senza scandalizzarci”, ha sottolineato il Papa.

In conclusione Francesco ha chiesto al Signore “la grazia di ricevere lo Spirito Santo”, per prepararci a rendere testimonianza di Gesù nel “piccolo martirio di ogni giorno” o nel “grande martirio”, a seconda della volontà di Dio.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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