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Il fuoco dell’Amore che tutto rinnova

Meditazione sulla Parola di Dio di venerdì 19 Agosto 2016 – XX Settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
L’impressionante visione del capitolo 37 del libro di Ezechièle è destinata a rinnovare la fede del popolo, profondamente amareggiato dall’esilio, lontano dalla sua terra di origine, quando tutto sembrava perduto. Ma Dio, con la forza del suo Spirito, è capace di rinnovare ogni cosa. È lo Spirito Santo, lo Spirito d’amore, la vera forza che dà la vita nuova. Per questo Gesù proclama che nella legge dell’amore verso Dio e il prossimo si riassume il vero cammino di rinnovamento dell’umanità.
Meditazione
La valle cosparsa di ossa di morti è un simbolo molto forte della morte dello spirito umano, della vanità delle speranze umane lasciate a se stesse. Sembra quasi una sfida per l’uomo di oggi, per noi, di fronte ad un panorama spesso totalmente oscuro; di fronte alle difficoltà interne ed esterne che toccano la nostra vita. Ed il profeta è sollecitato ad invocare lo Spirito; è lo Spirito di Dio, lo Spirito d’amore, la “Fiamma viva d’amore” – come lo chiamò san Giovanni della Croce.
Gesù risponde alla domanda inquisitiva del dottore della legge con una grande sicurezza e semplicità, approfondendo in tal modo l’argomento, che la risposta giunge a toccare la vita di colui che ha posto la domanda. L’amore è l’essenza della legge; e un amore che non può separare Dio e il prossimo, il Creatore che tutto ha fatto per amore e l’uomo, creato a immagine di Dio e da Lui infinitamente amato, chiamato ad amare a sua volta.
Un giorno Madre Teresa di Calcutta disse: «Voglio raccontarvi una storia. Una notte un uomo è arrivato alla nostra casa e mi ha detto: “C’è una famiglia con otto bambini, non mangiano da giorni”. Ho preso un po’ di cibo e mi sono incamminata. Quando sono giunta da loro ho visto i volti di quei piccoli segnati dalla fame. I loro visi non esprimevano dolore o tristezza, solo la profonda sofferenza causata dal digiuno. Ho dato il riso alla madre, che lo ha diviso in due parti ed è uscita con metà della razione.
Al ritorno le ho chiesto: “Dove sei andata?”. Mi ha dato una risposta molto semplice: “Dai miei vicini; anche loro hanno fame!”. Il suo altruismo non mi ha sorpresa, i poveri sono davvero molto generosi. Mi ha stupito invece che sapesse dei suoi vicini. Di solito quando soffriamo siamo infatti così concentrati su noi stessi che non abbiamo tempo per gli altri». La piccola donna albanese fu strumento di trasformazione di migliaia di persone e permise a tantissimi di ritrovare la speranza perduta. Sì, è l’amore il comandamento più grande. È l’amore che rinnova il mondo!
Preghiera
“Signore, quando tutte le cose finite si dissolveranno e tutto sarà chiaro, che io possa essere stato il debole, ma costante riflesso del tuo amore perfetto” (Madre Teresa di Calcutta).
Agire
Mi impegnerò oggi specialmente nell’esercizio della carità, dell’amore disinteressato, ardente e generoso per Dio e il mio prossimo.

Meditazione a cura di Padre Paolo Cerquitella, L.C., tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it
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ZENIT Staff

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