Il discepolo simile al Maestro

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Il Faraone, nell’Esodo, rende dura la vita dei sudditi. Gesù, nel Vangelo, rende bella la vita dei discepoli, la rende simile alla sua, l’apre all’accoglienza, al dono, alla scelta della migliore dignità, pegno della più sicura ricompensa da parte del Padre. 

Meditazione

Gesù, l’amore incarnato, la verità resa visibile, la pace piena, prosegue il suo discorso pedagogico per formare il vero discepolo, perché affronti la vita con orizzonti allargati, con lo sguardo elevato verso Dio, scopo ultimo, e verso il prossimo in piena umanità. È veramente segno di contraddizione, Gesù, e sembra scandalizzare gli ascoltatori quando afferma di portare non la pace ma la spada. Risalta invece la novità del discorso, la vera libertà di scelta, le determinazioni contro corrente, tutte orientate all’edificazione di un mondo illuminato dalla luce del Vangelo. Una vita nuova per una gioia vera. Il Signore porta non la pace della comodità o del quieto vivere, ma la spada delle scelte radicali; anche in campo affettivo, che possono creare delle sofferenze necessarie e delle discordie non volute, per introdursi in una strada di salvezza. Qualunque vocazione comporta una separazione, qualunque gesto di amore può suscitare un contrasto, ma non sono motivi per rifiutare una chiamata o per sospendere una scelta di bene. Essere discepolo degno del Signore corrisponde ad essere uomo vero, vero figlio di Dio e vero fratello di ogni uomo. Rileggendo, in forma positiva, il discorso forte di Gesù, possiamo dire che è degno discepolo chi ama il Signore più dei suoi genitori, più dei suoi figli, chi quotidianamente prende la croce del suo dovere, della sua missione per amore a Colui che segue. È degno chi spende la sua vita senza risparmiarsi, sicuro di guadagnarla. Mettere il Signore avanti a tutti consente di amare meglio la famiglia, di svolgere con passione il proprio compito, di valorizzare al massimo la propria esistenza. Che frutto darà questa dignità evangelica? L’accoglienza più bella, perché chi accoglie il discepolo degno, accoglie il Cristo, accoglie il Padre. Il discepolo vero, il profeta, il giusto, il missionario avrà una grande ricompensa. E la stessa ricompensa è assicurata a chi avrà aiutato il discepolo. Così Gesù tutela gli Apostoli, così tutela e incoraggia ogni discepolo. La sua ricompensa dura in eterno. 

Preghiera

Grazie Signore, per la spada della libertà, che taglia tutti quei legami che impediscono le scelte generose, la carità fraterna, l’accoglienza di una vocazione, la bellezza della sequela, per essere capace di camminare guidati dalla tua parola che conduce alla gioia. 

Agire

Saprò tagliare ogni filo che mi lega a quella schiavitù e a quelle abitudini che mi impediscono di essere cristiano libero, in cammino verso la perfezione evangelica.

Meditazione del giorno tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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