Il Dalai Lama afferma: "Ammiro Papa Francesco"

Il leader spirituale tibetano, in Italia per alcune conferenze, al “Corriere della Sera” parla con favore dell’attuale Pontefice, ma anche dei suoi predecessori Benedetto XVI e Giovanni Paolo II

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“Papa Francesco mi sembra impegnato affinché la gente sia sincera, onesta, trasparente”. È l’impressione che il Santo Padre suscita in Tenzin Gyatso, l’attuale Dalai Lama. Il leader spirituale del Tibet si trova in questi giorni sulle colline sopra Cecina, in Toscana, e domani e dopodomani terrà delle conferenze a Livorno. Intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato di diversi temi: le relazioni tra buddismo e cristianesimo, la “moda” buddista in Occidente, la Cina, le sue abitudini quotidiane e la sua successione.

A proposito dell’attuale Papa, il Dalai Lama ammette di  apprezzare alcune sue scelte, per esempio si dice “colpito da come ha dismesso quel vescovo tedesco che viveva nella ricchezza”. Il suo riferimento è a mons. Franz-Peter Tebartz-van Elst, ex vescovo di Limburg, al centro di polemiche per l’uso disinvolto di denaro. Dopo esser stato allontanato dal Papa, nel marzo scorso il presule ha dato le dimissioni.

Secondo il Dalai Lama, papa Francesco in quel caso ha evidenziato la “contraddizione” e “l’ipocrisia” di “un pastore della Chiesa che insegna la semplicità” e che però vive “nel lusso”. Pertanto il leader spirituale tibetano ha rilevato che il Papa “porta avanti gli insegnamenti con volontà e trasparenza” e per questo “lo ammiro”.

Ammirazione che riserva anche nei confronti del Papa emerito, Benedetto XVI. “Il papa tedesco ha ricordato che fede e ragione devono andare insieme”, ha osservato il Dalai Lama. Che la considera “una grande affermazione”, in quanto “la fede senza ragione non è stabile. La scienza è basata sulla ragione, la religione sulla fede”. Egli rafforza il suo pensiero quando dichiara di non essere “certo che la scienza senza la religione porti benefici all’umanità”. Fa quindi riferimento alle armi nucleari: “Scientificamente un successo, ma senza principi morali”.

Un pensiero di ammirazione non può che rivolgerlo anche a Giovanni Paolo II. È stato per lui un Papa “significativo”. Non dimentica che papa Wojtyla “ha fatto molto per promuovere l’armonia religiosa”. La sua memoria va a ritroso fino al 1986, all’incontro inter-religioso di Assisi, che definisce “meraviglioso”.

A proposito di legami tra le varie religioni e le filosofie spirituali, il Dalai Lama ritiene che “portano lo stesso messaggio, ed è un messaggio d’amore”. “Se sei un praticante religioso, credi in Dio o nella legge della causalità: per cui non danneggi il prossimo – prosegue -. Le maggiori tradizioni religiose mondiali portano lo stesso messaggio. Monaci e monache nei monasteri e nei conventi cattolici praticano la semplicità, e dedicano il tempo alla preghiera”. È anche questo che “hanno in comune buddismo e cristianesimo”.

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ZENIT Staff

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