Il Credo cattolico riveduto e (s)corretto dai Testimoni di Geova [Seconda parte]

Come il geovismo demolisce ogni verità della fede cristiana

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Segue la disamina del Credo iniziata il 5 novembre.

Per noi uomini e per la nostra salvezza…

No. Sia ben chiaro, l’opera della redenzione-salvezza è solo collaterale al vero motivo per cui il Figlio sarebbe “disceso dal cielo”.

Il motivo specifico e primario dell’opera del Figlio sarebbe stata invece quella di “rivendicare l’onore di Geova” quanto alla sua capacità di governare bene l’uomo. Capacità che fu messa in dubbio da Satana nel giardino di Eden quando istigò i “primogenitori” a “governarsi da soli”, ovvero con l’aiuto di Satana stesso, escludendo Dio e la sua legge.

Tale rivendicazione avrebbe richiesto una “dimostrazione” che Geova fece durare fino al 1914. Essa consisteva nel permettere all’uomo di governarsi da solo (con tanto di assistenza satanica). A quella data gli uomini avrebbero, durante i secoli di storia, sperimentate ed esaurite in maniera fallimentare “tutte le possibilità di autogoverno”, e Geova avrebbe lasciato che Gesù (dalla Ascensione fino a quella data “seduto allo sgabello dei suoi piedi”) non interferisse sull’operato di Satana che scorrazzava liberamente dalla terra al cielo. Finita però la prova nel 1914, Gesù-Michele guerreggiò contro Satana & Co. espellendolo dal Reame dei cieli e scaraventandolo nel Tartaro, localizzato nelle vicinanze della terra (o sulla terra come pure scrivono).

discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato

Neanche questo punto è conforme alla nostra fede. Sullo “Spirito Santo” a cui il geovismo toglie le maiuscole diremo più avanti. Qui ricordiamo che il geovismo è lapidario “nessuna incarnazione!” del Figlio-Parola. La cosa sarebbe andata così: ad un certo punto della storia, decisa l’opera della redenzione, richiesta da Geova a Michele, questi “sparì dal reame dei cieli” (non viene mai spiegato come) ma Geova prese la di lui “forza vitale angelica”, la trasformò in “forza vitale umana” e la “trasferì nell’utero di una giovane donna ebrea di nome Maria”.

Da notare che nel geovismo la “forza vitale” è impersonale, così che non esiste continuità tra la persona di Michele arcangelo e l’uomo-Gesù storico. E questo né nella discesa dai cieli, né nel ritorno al cielo come vedremo.

nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo

Questo punto della nostra fede trova corrispondenza nel geovismo, ma con due varianti: 1) che non si tratta della incarnazione della Persona divina del Figlio, come spiegato, ma di una “energia vitale umana” che ha dato come prodotto “l’uomo Cristo Gesù”; 2) che la Madonna, dopo Gesù, ebbe altri “figli e figlie” perdendo la perpetua verginità.

Fu crocifisso per noi

Sì e no. Si ritenne che fu “crocifisso” da quando nacque il geovismo (nel 1879) fino al 1930 circa, perché così insegnarono i primi due presidenti Russell e Rutherford. Allora i TG portavano con orgoglio il distintivo di una croce dentro una corona, circondata da alloro. Poi Rutherford, che aveva prima scritto “io mi glorio della croce di Cristo”, cambiò insegnando che Gesù fu “appeso a un albero” perché la croce era un simbolo pagano obbrobrioso e offensivo per Geova; dopo poco tempo cambiò di nuovo e sostituì l’albero con un “palo” verticale a cui Gesù sarebbe stato appeso con due soli chiodi, uno per i polsi sovrapposti, uno per i piedi; versione che perdura tuttora.

sotto ponzio Pilato,

Forse questo è l’unico punto del nostro credo che corrisponde con esattezza a quello geovista.

morì e fu sepolto.

Sì, ma non morì nel senso cattolico di separazione dell’anima dal corpo. No. Il geovismo insegna che Gesù (come ritiene che avvenga ad ogni essere umano) fu nullificato totalmente. Di lui non restò che “il ricordo nella mente di Geova”, il quale, dopo tre giorni ebraici, lo usò per riprodurre (la parola “risuscitare” è impropria) un essere con un corpo spirituale… (vedi appresso)

Quanto al corpo storico di Gesù: “L’uomo Cristo Gesù è morto, morto per sempre”, e il suo corpo o “fu nascosto da qualche parte a ricordo dell’amore divino” oppure “si dissolse tra i gas della terra” (così scrisse Russell).

Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,

No, non è risuscitato. Il Corpo Direttivo lo scrive e i TG lo ripetono convinti, ma in realtà intendono che al posto del Gesù di Nazaret glorificato, fu prodotta una copia di Michele arcangelo con un “corpo spirituale”. Dentro di esso Geova avrebbe messo i ricordi della vita passata di entrambi  questi due personaggi: quelli del Michele preumano nei cieli e quelli dell’uomo Gesù acquisiti sulla terra.

è salito al cielo,

Sì, ma non ad un cielo soprannaturale, inteso cattolicamente come una condizione esistenziale di natura del tutto diversa da quella del cielo fisico che noi conosciamo. Salì nel cielo cosmico, nella costellazione delle Pleiadi, fino alla stella Alcyone ove si trova il “Reame dei cieli” (Rutherford dixit) o forse salì al “cielo dei cieli”, diverso dal nostro (così l’odierno Corpo Direttivo). Il cielo precedente era però inteso davvero fisicamente perché gli angeli, che facevano la spola tra la reggia di Geova e la sede di Brooklyn, portando ordini e dottrina al “Canale” di cui Geova si serviva per governare il suo popolo, “dovevano essere velocissimi” perché tra la reggia e la sede di Brooklyn… non c’è aria!

siede alla destra del Padre.

Sì, ora siede alla destra di Geova – direbbe il Testimone di Geova – e non come crediamo noi cattolici che riteniamo che vi sedette subito alla sua Ascensione. Egli, come abbiamo già detto, dovette restare “allo sgabello dei suoi piedi” in attesa che terminasse il periodo di prova dei vari governi, concesso a Satana. Il che sarebbe avvenuto nel 1914. E’ solo da quella data che Michele-Gesù siede alla destra della potenza di Geova avendo cacciato dal Reame dei cieli Satana che fino al 1914 vi dimorava liberamente.

E di nuovo verrà, nella gloria,

No, è già venuto, appunto dopo il 1914. Precisamente nel 1918, quando scese per esaminare come andavano le cose all’interno della sua “sposa terrena”, la Congregazione geovista. E non è venuto “nella gloria” ma in maniera invisibile, per questo nessuno se ne è accorto, salvo gli Unti dirigenti che “avevano l’occhio dell’intendimento”. Non fu visto perché l’angelo all’Ascensione aveva detto che Gesù sarebbe tornato “alla stessa maniera con cui lo avete visto salire al cielo” cioè invisibilmente, infatti la Bibbia dice che “una nube lo nascose ai loro occhi”.

per giudicare i vivi e i morti,

E’ un punto complicato. Venne per giudicare i vivi della sua Congregazione (e lo fece davvero! Non a caso Rutherford, morto Russell nel 1916, realizzò nel 1918 l’epurazione di coloro che volevano restare fedeli alla dottrina del fondatore…). Quanto al resto dei viventi si insegnò che Gesù giudicava l’umanità come “pecore” o “capri” a seconda della loro accettazione o rifiuto del messaggio geovista. Poi però, in tempi recenti, si è detto che tale giudizio Gesù lo farà nel millennio dopo Armaghedon, anche perché è inutile giudicare “capro” una persona cattiva mentre è in vita, dal momento che (udite, udite!) “la morte assolve da ogni peccato”.

e il suo regno non avrà fine.

Sì. Altro punto di parziale convergenza con la nostra fede. Il regno non avrà fine, ma non sarà un regno spirituale, simbolico, una metafora della “celeste beatitudine” che è, per i servi buoni e fedeli un “entrare nel gaudio del tuo Signore” come credono cattolici e altri. Il TG crede che sarà un vero Regno con tanto di governanti (Gesù e i 144.000) che dai cieli governeranno l’umanità, composta esclusivamente di Te
stimoni normali, detti Altre pecore, dimoranti “eternamente su una terra paradisiaca.

(La terza e ultima parte sarà pubblicata martedi 19 novembre)

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Sandro Leoni

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