Il carisma agostiniano: interiorità, comunità, ecclesialità

Si è aperto all’Istituto Patristico Augustinianum il Workshop per promotori vocazionali

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ROMA, martedì, 3 luglio 2012 (ZENIT.org).- “L’urgente necessità, al presente, di una testimonianza credibile e attraente del potere di redenzione e di trasformazione del Vangelo, rende fondamentale riconquistare il senso della sublime dignità e bellezza della vita consacrata, pregare per le vocazioni religiose e promuoverle attivamente, rafforzando al contempo i canali di comunicazione e cooperazione esistenti, specialmente attraverso la rete del vicario o del delegato per i religiosi in ogni diocesi” (Benedetto XVI, discorso ai presuli della conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti d’America (di riti orientali), regione xiv-xv, in visita “ad limina apostolorum”.

Si è aperto a Roma con il saluto del Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino Padre Robert F. Prevost il Workshop per promotori vocazionali che ha chiamato all‘Istituto Patristico Augustinianum, da tutto il mondo frati agostiniani impegnati nella pastorale vocazionale e superiori maggiori dell’Ordine di Sant’Agostino.

Il Priore Generale ha ricordato le parole del Santo Padre ai vescovi americani: “L’urgente necessità, al presente, di una testimonianza credibile e attraente del potere di redenzione e di trasformazione del Vangelo, rende fondamentale riconquistare il senso della sublime dignità e bellezza della vita consacrata, pregare per le vocazioni religiose e promuoverle attivamente, rafforzando al contempo i canali di comunicazione e cooperazione esistenti, specialmente attraverso la rete del vicario o del delegato per i religiosi in ogni diocesi” (Benedetto XVI, ai presuli della conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti d’America di riti orientali, regione xiv-xv, in visita “ad limina apostolorum”) e ha dato il via ai lavori, che si protrarranno fino a venerdì 6 luglio compreso.

In questo workshop, il cui obiettivo è far sì che i frati agostiniani dei cinque continenti impegnati nella pastorale vocazionale possano condividere le esperienze pastorali, confrontarsi fra di loro e arrivare alla formulazione di alcune proposte da portare alla Commissione internazionale per la promozione vocazionale e da qui al Consiglio generale per arrivare poi al Capitolo generale del 2013, Padre Michael Di Gregorio, Vicario generale dell’Ordine e presidente della Commissione dell’Ordine per le Vocazioni, ha delineato alcuni punti per la discussione.

Promuovere una cultura vocazionale significa operare nella consapevolezza che la chiamata di Dio a ogni persona può giungere in qualsiasi momento e attraverso ogni tipo di circostanza, ha sottolineato Padre Michael che ha ribadito come la chiamata vocazionale spesso diventi più evidente attraverso il discernimento e l’accompagnamento lungo questo percorso fatto dai frati che devono favorire la creazione di un’atmosfera nella quale i giovani sono assistiti nell’ascolto della chiamata del Signore che è percepita nel silenzio del cuore, nella Parola proclamata, negli eventi della vita, nella relazione con gli altri. Tutti i frati agostiniani in questo contesto devono sempre più parlare della chiamata di Dio con entusiasmo e coraggio non solo ai giovani ma anche alle coppie sposate, alle famiglie, a proposito delle gioie della vita religiosa e della grande soddisfazione che viene dall’aver assunto come impegno una vita arricchente e significativa, una vita di condivisione e di servizio. Padre Michael ha sottolineato il fatto che l’attività di promozione vocazionale potrebbe non essere efficace nel lungo periodo se non si accompagna nelle circoscrizioni a un continuo rinnovamento della vita agostiniana nelle comunità. In questo senso la promozione vocazionale non è separata dalla formazione perenne dei frati.

Oggi due terzi dei Cattolici vivono nell’Emisfero sud del mondo e questo dato è in continuo aumento. Secondo alcuni dati pubblicati lo scorso dicembre in un giornale degli USA, circa la metà dei Cattolici vive nel continente americano mentre i cattolici europei sono solo il 24 % dell’intera popolazione cattolica. In Asia vive il 60 % della popolazione ma solo il 10 % circa dei cattolici. I territori che una volta erano oggetto di azione missionaria ora ricambiano l’attenzione pastorale inviando sacerdoti per far rivivere la fede nelle bisognose nazioni occidentali.

Una caratteristica abbastanza costante negli ultimi 40 anni è la diminuzione dei preti che provengono dagli ordini religiosi ma questo dato potrebbe cambiare perché il numero di seminaristi degli Ordini religiosi è aumentato del 15 % negli ultimi 5 anni e il maggior incremento è avvenuto in Africa e speciamente in Asia.

L’Ordine di Sant’Agostino negli ultimi 10 anni ha segnato una flessione di 181 unità: a zone come Africa e Asia caratterizzate da un gran numero di vocazioni fanno riscontro altre come l’Europa con un minor numero di giovani che entrano nell’Ordine.

Padre Luis Marín, archivista dell’Ordine di Sant’Agostino e docente di teologia e storia, ha esposto una riflessione teologica sulla vocazione, pensiero provvidenziale di Dio su ognuno di noi. Padre Marín ha indicato le caratteristiche del carisma agostiniano: l’esperienza di Dio, cioè l’approfondimento dell’interiorità; l’essere segno di comunità fraterna, cioè la vita in comunità; la missione, cioè l’ecclesialità, partecipare alla missione della Chiesa universale là dove c’è bisogno.

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Ordine di Sant’Agostino:

Sito internet: http://augustinians.net
Pagina FaceBook: http://www.facebook.com/pages/Curia-Generalizia-Agostiniana/276005605797549
YouTube: http://www.youtube.com/user/CuriaGenAgostiniana

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ZENIT Staff

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