Il cardinale Sandri da domani fino al 25 marzo in Ungheria

Il porporato celebrerà l’inizio del III centenario della nascita del Santuario nazionale di Máriapócs e la riapertura della cattedrale di Miskolc

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Un comunicato della Congregazione per le Chiese Orientali informa che il prefetto del Dicastero, il cardinale Leonardo Sandri, si recherà in Ungheria dal 22 al 25 marzo, su invito dei vescovi greco-cattolici del paese, per l’inizio del III centenario della nascita del Santuario nazionale di Máriapócs e per la riapertura e la benedizione della cattedrale di Miskolc.

Accompagnato dal nunzio apostolico mons. Bottari De Castello e dal vescovo mons. Fülöp Kocsis, il porporato accoglierà lunedì 23 nella Cattedrale di Hajdúdorog l’icona della Madre di Dio di Máriapócs, che sosterà nella tappa del pellegrinaggio lungo le Chiese di Ungheria. 

Il giorno successivo – informa la nota – presiederà le celebrazioni di apertura del terzo centenario della nascita del Santuario nazionale di Máriapócs, luogo di pellegrinaggio non solo per la nazione ungherese, ma anche per i fedeli delle nazioni vicine, visitato da San Giovanni Paolo II che celebrò la Divina Liturgia in rito bizantino il 18 agosto 1991.

Il 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione, Sandri presiederà poi la riapertura e la benedizione della cattedrale di Miskolc, alla presenza del vescovo Atanáz Orosz. Ai Pastori e ai Fedeli porterà poi il saluto e la benedizione del Santo Padre, con l’incoraggiamento per la Chiesa di Ungheria, che respira pienamente “ a due polmoni”, orientale ed occidentale, a continuare con gioia l’annuncio del Vangelo nel cuore dell’Europa.

La visita – spiega L’Osservatore Romano – si svolge immediatamente dopo l’annuncio della riorganizzazione della Chiesa greco-cattolica ungherese approvata dal Papa, con la creazione di una Metropolia sui iuris, elevando la circoscrizione di Hajdúdorog ad Arcieparchia, con sede a Debrecen, l’esarcato di Miskolc ad eparchia, e creando la nuova eparchia di Nyíregyháza. In tutte le celebrazioni previste si eleverà il ringraziamento al Signore, pregando per il Pontefice che si è mostrato padre sollecito e pastore premuroso.

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ZENIT Staff

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