"Il campo è il mondo"

L’incontro del cardinale Angelo Scola con i preti dell’arcidiocesi ambrosiana

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«Il cattolicesimo popolare ambrosiano è chiamato a immaginare risorse innovative per radicarsi più profondamente negli ambiti dell’umana esistenza attraverso l’annuncio esplicito della bellezza, della bontà e della verità dell’evento di Gesù Cristo. Un annuncio che giunge fino alla proposta di tutte le sue umanissime implicazioni, dunque nella concezione del rapporto uomo-donna e della famiglia, nella tensione con la società civile per buon governo e la salvaguardia del creato. Noi non vogliamo conquistare nessuno, la Chiesa non è un partito, non siamo agit-prop, ma testimoni».

Lo ha detto questa mattina l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, agli oltre 1700 sacerdoti convenuti in Duomo per il raduno del clero diocesano.

Triplice l’obiettivo dell’incontro dei preti ambrosiani con l’Arcivescovo nella Cattedrale, evento straordinario per la vita della Chiesa milanese.

Anzitutto vivere con questo gesto una celebrazione comune tra sacerdoti e Vescovo nell’Anno della fede – voluto da Benedetto XVI – tutt’ora in corso.

In secondo luogo sono state comunicate le nuove linee diocesane – a seguito della chiusura dei “cantieri pastorali” aperti negli anni scorsi su alcuni aspetti fondamentali della vita delle comunità e dei credenti: 1- il Rito ambrosiano e in particolare il Nuovo Lezionario; 2 – i nuovi assetti delle parrocchie ovvero le Comunità Pastorali; 3 – l’Iniziazione Cristiana (il percorso che attraverso il catechismo e i sacramenti di Battesimo, Riconciliazione, Eucarestia e Cresima introduce i più piccoli alla vita di fede); 4 – l’ingresso nel ministero dei giovani appena ordinati preti. 

Inoltre, il cardinale Angelo Scola, invitando i sacerdoti a «fare un passo verso il futuro», ha voluto in questa circostanza, annunciare tema e titolo del nuovo Anno pastorale che inizierà il prossimo 9 settembre 2013; “Il campo è il mondo: vie da percorrere incontro all’umano”.

Concludendo il suo intervento,il Cardinaleha aggiunto inoltre che intende invitare anche i vescovi di alcune diocesi già impegnate in questa direzione (ha citato Manila, Parigi e Vienna), e ha manifestato l’intenzione di proporre un grande incontro ecumenico, un gesto pubblico di confessione delle fede e percorsi artistici e culturali per far scoprire come la fede interpelli ogni dimensione della vita.

Al termine del suo intervento, sottolineato da un lungo applauso, il cardinale Scola è sceso tra le navate del Duomo per salutare i preti, fermandosi poi a pregare sulla tomba del cardinale Carlo Maria Martini.

(Per leggere il testo dell’intervento del cardinale Scola, si può cliccare qui)

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ZENIT Staff

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