Il buon grano e la zizzania

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Ci è proposta la parabola della zizzania seminata nel campo, insieme al buon grano. È la visione della storia travagliata della vita dell’uomo, posto in mezzo ad un mondo dove è possibile trovare il bene, ma dove occorre distinguere anche l’azione maligna del nemico. Il buon grano è alimento di vita. La zizzania è espressione di divisione e di vuoto. Dio ci invita alla pazienza e alla fiducia, al lavoro solerte, consapevoli che alla fine sarà possibile raccogliere il frutto delle nostre fatiche. 

Meditazione

Diceva Madre Teresa di Calcutta: «Il giorno più bello? Oggi… L’ostacolo più grande? La paura… La radice di tutti i mali? L’egoismo… La soddisfazione più grande? Il compimento del proprio dovere…. La cosa più bella del mondo? L’amore». Il mondo ci si presenta come un campo dove è possibile trovare il buon grano e la zizzania. Molte volte ci troviamo di fronte alla realtà del male, posto in mezzo a noi, vicino a noi e che a volte ci tocca ed entra pure nel nostro cuore. E il Signore dice nella parabola: «Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura…». Si tratta di un vero invito ad avere pazienza nel convivere con tante situazioni di difficoltà, non nel senso che si debba giustificare il male o, peggio ancora, accettarlo come una realtà “naturale” e quindi da permettere, ma nel senso della fiducia in Dio, che non tarderà a far giustizia ai suoi eletti. Una donna come Madre Teresa non si è mai arresa dinanzi al problema del male, ha sempre combattuto. Dinanzi al dilagare del problema dell’aborto, è arrivata persino a dire: “Non fate del male ai bambini! Dateli a me!”. Così anche tutti i grandi uomini che hanno compreso la vera dignità della persona umana, chi in un modo, chi in un altro si sono impegnati a fondo per riscattare l’uomo e difenderlo da tante forme di schiavitù. Dio semina il buon grano della sua parola che è destinata a portare frutto di vita eterna. Si riconosce dalle sue conseguenze: porta la vera pace del cuore, la serenità incluso in mezzo alle difficoltà e alle sofferenze; stimola alla generosità e al sacrificio per amore. Invece la zizzania è simbolo di parassitismo e quindi di divisione, rancori, egoismo, invidie. Bisogna essere coscienti della presenza del nemico delle nostre anime, il demonio. Eppure non dobbiamo temere, ma disporci con coraggio al lavoro arduo del campo, con perseveranza e con molta fede nei frutti che le fatiche produrranno, con la grazia di Dio. 

Preghiera

Dalla Evangelii Gaudium: «Vergine e MadreMaria, tu che, mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro “sì” nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonarela Buona Notiziadi Gesù». 

Agire

Oggi cercherò di lavorare con diligenza e amore nel campo a me assegnato da Dio. 

Meditazione del giorno a cura dipadre Paolo Cerquitella, L.C., tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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