Il benedettino Donato Ogliari nuovo abate di Montecassino

Contestualmente il Papa, applicando un Motu Proprio di Paolo VI, ha ridotto Montecassino da diocesi a semplice abbazia. Padre Lombardi: “Decisione che non cade dal cielo, ma trae origine dal Concilio”

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È padre Donato Ogliari (1) il nuovo abate ordinario dell’Abbazia Territoriale di Montecassino. Nominato oggi dal Papa, il benedettino – finora abate del Monastero di Santa Maria della Scala in Noci, in provincia di Bari – prende il posto di don Pietro Vittorelli, dimessosi a giugno 2013.

La nomina è giunta con un comunicato della Sala Stampa vaticana, in cui si spiega che il Pontefice “ha contestualmente applicato all’Abbazia territoriale di Montecassino il Motu Proprio Catholica Ecclesia, con conseguente riduzione del territorio della medesima, disponendo in particolare che: alla nuova configurazione territoriale della circoscrizione ecclesiastica ‘Abbazia territoriale di Montecassino’ appartenga il territorio su cui sorgono la Chiesa Abbaziale ed il Monastero, con le immediate pertinenze”.

Alla diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo passano quindi le 53 parrocchie con i fedeli, il clero secolare e religioso, le comunità religiose, i seminaristi. E il suo nome muta in quello di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.

Quella del Papa è “una decisione importante” commenta padre Federico Lombardi con i giornalisti. Soprattutto, “non è una decisione che ‘cade dal cielo’, ma l’attuazione di una linea originata dal Concilio”

“La Chiesa – spiega infatti il portavoce vaticano – ha sempre avuto particolare sollecitudine per la vita monastica e perciò il Concilio Vaticano II ha insistito sulla necessità di consolidare il ruolo dell’Abate come padre della comunità religiosa, il cui ministero è dedicare la propria vita al Monastero, senza essere occupato dalle attività proprie degli Ordinari di circoscrizioni  ecclesiastiche, che devono svolgere il loro ministero con piena disponibilità per il bene dei fedeli affidati alle loro cure pastorali”.

Con il Motu Proprio Catholica Ecclesia del 1976, Paolo VI aveva raccolto l’indicazione formulata dai Padri conciliari, stabilendo che le Abbazie territoriali non fossero più erette in futuro e che quelle esistenti “o siano più idoneamente definite quanto al territorio o  siano trasformate in altre circoscrizioni ecclesiastiche”.

Con questa disposizione – sottolinea padre Lombardi – “si voleva da una parte favorire una più specifica identità e un quadro giuridico più consono alla vita monastica, e dall’altra assicurare ai fedeli che vivono nei territori abbaziali una cura pastorale più rispondente alle dinamiche e alle esigenze del mondo odierno”.

Quindi, per promuovere tale prospettiva, in armonia con gli Accordi concordatari con lo Stato Italiano, nonché rispettando la grande eredità storica e culturale rappresentata dalle Abbazie territoriali, “è stato disposto che in Italia non si procedesse alla soppressione dell’istituto delle Abbazie territoriali, ma ci si limitasse a restringerne al minimo indispensabile l’estensione del territorio, cioè alle aree d’interesse immediato per la comunità monastica”.

Pertanto, “dopo una accurata riflessione e attente consultazioni”, afferma Lombardi, la Santa Sede ha ritenuto “maturi” i tempi per poter attuare anche per l’Abbazia territoriale di Montecassino il Motu Proprio di Montini. Il quale, tra l’altro, era già stato applicato nel 2002 all’Abbazia di Subiaco, nel 2005 all’Abbazia di Montevergine e nel 2013 all’Abbazia di Cava de’ Tirreni.

L’Abbazia di Montecassino, conclude il direttore della Sala Stampa vaticana, “rimane una circoscrizione ecclesiastica equiparata a diocesi, sia pure con territorio notevolmente ridimensionato”. Dopo queste decisioni, la diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo passa infatti da una superficie di 1.426 kmq a 2016; da una popolazione di 155.000 abitanti a 235.000; da 40 comuni a 60; da 91 parrocchie a 144; da 83 sacerdoti diocesani a 120; da 131 religiose a 181.

Inoltre, padre Lombardi ha ricordato che, sempre a Montecassino, da sabato mattina prenderanno il via le celebrazioni per il 50° anno dalla proclamazione di San Benedetto Patrono Primario d’Europa. All’evento sarà presente il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il quale, domenica 25 ottobre, presiederà alle 16 i Vespri votivi.

***

NOTE

Padre Donato Ogliari è nato a Erba, in provincia di Como, il 10 dicembre 1956. Entrato da ragazzo nell’Istituto Missioni Consolata vi ha percorso l’iter formativo fino al sacerdozio. Dopo il Liceo Classico, ha frequentato il biennio filosofico a Torino e il triennio di Teologia a Londra, dove ha ottenuto il Baccalaurato in Teologia e il Diploma di Master of Arts in Scienze Religiose.

Ha fatto la prima professione come membro dei Missionari dell’Istituto della Consolata, a Torino, il 3 settembre 1978 ed è stato ordinato sacerdote il 3 luglio 1982. Dopo l’Ordinazione sacerdotale ha fatto una breve esperienza in campo formativo e ha poi proseguito gli studi presso la Katholieke Universiteit di Lovanio (Belgio) dove ha conseguito il Baccalaurato in Filosofia, la Licenza e il Dottorato in Sacra Teologia.

Nel 1988 domandò di entrare nell’Abbazia di Praglia (Padova) per iniziare la vita monastica ed essere poi destinato all’Abbazia Madonna della Scala di Noci (Bari), dove è entrato nel 1989 ed ha emesso i voti solenni nel 1992. Qui ha ricoperto l’incarico di direttore editoriale della rivista “La Scala”, dal 1990 ad oggi, di maestro dei Novizi, dal 1993 al 1999, e di priore amministratore, dal 2004 al 2006. Nel 2006 venne eletto abate della medesima comunità pugliese, ricevendo la Benedizione Abbaziale il 7 ottobre 2006.

Nella Provincia italiana della Congregazione Benedettina Sublacense ha rivestito il ruolo di consigliere (dal 2003 al 2012) e di presidente della Commissione per la Formazione (2003-2008). Dal 2008 è vice-presidente della Conferenza Monastica Italiana (C.I.M.) e dal 2012 è visitatore dei monasteri italiani della Congregazione Benedettina Sublacense-Cassinese. Ha, al suo attivo, la pubblicazione di alcuni libri e di numerosi articoli, soprattutto di carattere teologico e spirituale.

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ZENIT Staff

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