Il bello della fede: San Pietro e le basiliche papali in 3D

In soli tre giorni, dall’11 al 13 aprile, il documentario è risultato, il secondo film più visto nelle sale cinematografiche italiane. 

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

In occasione del Giubileo della Misericordia documentario “San Pietro e le Basiliche papali” esplora in 3D e con l’uso di droni, la maestosità delle Basiliche di San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le Mura.
Una produzione cinematografica firmata Sky 3D assieme al Centro Televisivo Vaticano e in collaborazione con Nexo Digital, Magnitudo Film e Sky Arte HD.
Fanno da guida alle quattro basiliche, rispettivamente Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, Paolo Portoghesi, architetto di fama internazionale, Claudio Strinati, storico dell’arte, Micol Forti, direttrice della collezione d’arte contemporanea dei Musei Vaticani. Adriano Giannini legge alcuni brani di Passeggiate Romane di Stendhal che nel primo Ottocento visitò le quattro chiese durante il suo Grand Tour in Italia.
Le quattro basiliche sono analizzate nella loro bellezza architettonica ma anche esplorate nel loro significato di fede.
Incredibile a dirsi, questo documentario, proposto in soli tre giorni, dall’11 al 13 aprile, è risultato, in questo periodo, il secondo film più visto nelle sale cinematografiche italiane.
Un’ottima risposta di pubblico a questo nuovo filone del cinema (erano già usciti Musei Vaticani 3D e Firenze e gli Uffizi 3D) che ha dimostrato ancora una volta quanto sia diffuso l’amore per il bello.
E’ inoltre un’altra nobile iniziativa che valorizza le sale cinematografiche che si affianca all’altra (ancora poco impiegata in Italia) di proiettare, in diretta da teatri famosi a livello internazionale, importanti opere musicali, grazie alla potenza di banda dei canali satellitari.
Il film, presentato nell’anno del Giubileo Straordinario della Misericordia, non poteva non iniziare con il riprendere l’affresco di Giotto presente in san Giovanni in Laterano, dove si vede Bonifacio VIII che indice nel 1300 il primo giubileo.
All’epoca la porta santa era solo quella di San Pietro ma in seguito, spiega il commentatore, i papi successivi estesero il beneficio alle altre basiliche che sono presentate nel documentario.
Si inizia con San Pietro e anche se le altre guide scelte per presentare questi capolavori sono tutte brave e competenti, vorremmo dare la palma ad Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, non solo per la sua capacità di sottolineare gli aspetti artistici ma anche per esser riuscito a trasmettere i messaggi di fede che sottendono quelle opere.
Lo studioso in particolare ha sottolineato il messaggio universale (cattolico) che intende esprimere quest’opera. Nel parlare del porticato ellittico realizzato da Giovan Lorenzo Bernini, Paolucci ha ricordato come questo fosse stato concepito da papa Alessandro VIII Chigi come un abbraccio che accogliesse tutti, anche gli eretici e i credenti di altre confessioni.
Le 162 statue di santi poste sopra il colonnato rappresentano la chiesa celeste che vigila su tutto il popolo cristiano. Nel parlare dell’altare della basilica, Paolucci ha notato spiritosamente che oggi il Bernini sarebbe un ottimo regista degli effetti speciali: l’altare della confessione papale, sormontato dal maestoso baldacchino in bronzo, è stato posto sopra la tomba di san Pietro, per sottolineare la continuità apostolica e sulla stessa linea d’orizzonte, in alto, è stata posta la gloria della cattedra e infine, ancora più in alto, questo ideale percorso ascendente viene completato sull’abside con una corona di angeli intorno alla colomba che rappresenta lo Spirito Santo.
La visita prosegue nell’ arcibasilica papale di San Giovanni in Laterano, la prima chiesa cristiana.
Nel raccontare la lunga storia della sua progressiva ricostruzione dopo un prolungato stato di abbandono lungo tutto il medioevo, Claudio Strinati ha sottolineato come la sua ricostruzione seguì criteri diversi da quelli adottati per la basilica di San Pietro, (l’edificio precedente fu totalmente abbattuto): il nuovo San Giovanni in Laterano cercò di adattarsi, come un “vestito” a quello precedente.
Riguardo a Santa Maria Maggiore la basilica che meglio delle altre ha conservato l’originaria struttura paleocristiana, mosaico della regalità. Claudio Strinati, nel presentarci le sue bellezze, ci ha sottolineato un particolare poco noto.
Nella cupola della Cappella Paolina il pittore toscano Cigoli, rappresenta una Immacolata Concezione che si erge su una luna del tutto insolita. Guardando in dettaglio, si vede una luna con i suoi crateri.
Questo dettaglio è frutto della lettura ‘Sidereus Nuncius’ pubblicato appena da Galileo come frutto delle sue prime osservazioni del cielo con un cannocchiale.
L’affresco in Santa Maria Maggiore fu realizzato con il consenso del papa Paolo V,a dimostrazione che non si percepiva all’epoca alcuna frattura fra scienza e fede, purché queste restassero nei loro rispettivi ambiti di competenza.
La basilica di San Paolo Fuori delle mura subì nel luglio 1823 un gravoso incendio e anche se è stata ricostruita in modo aderente all’originale, ed è stata conservata la consuetudine di proseguire, nella fascia sopra le navate, la serie di tondi con i ritratti di tutti i Pontefici, è indubbio che il visitatore percepisce di trovarsi davanti a una costruzione recente.
Per questo motivo la direttrice Micol Forti ha sottolineato la porta rimasta intatta dopo l’incendio, realizzata da artigiani di Costantinopoli e il chiostro, rimasto nelle sue forme medioevali.
Il film beneficia del respiro lento e armonioso delle carrellate realizzate con dei droni appositamente attrezzati che sorvolano le quattro basiliche e, fra loro, l’immagine del lento fluire del Tevere.
Restano sicuramente impresse, nello spettatore, le immagini riprese della cupola di San Pietro vista dall’esterno ma soprattutto la Pietà di Michelangelo.
Gli operatori hanno potuto riprendere questo capolavoro da diverse angolazioni, senza la protezione in vetro a cui siamo abituati. Il dolce volto della Madonna, la mano delicata e semiaperta di Lei, le mani abbandonate del Cristo possono venir contemplate in tutti i loro dettagli.
*
Titolo Originale: San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D
Paese: ITALIA
Anno: 2016
Regia: Luca Lucini
Produzione: SKY 3D, CENTRO TELEVISIVO VATICANO, IN COLLABORAZIONE CON NEXO DIGITAL, MAGNITUDO FILM E SKY ARTE HD
Durata: 80
Interpreti: Adriano Giannini – Narratore, Antonio Paolucci, Paolo Portoghesi, Claudio Strinati, Micol Forti
per ogni approfondimento http://www.familycinematv.it/

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Franco Olearo

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione