Il 27 giugno, Bergoglio visita il Policlinico Gemelli

Pubblicato oggi il programma della visita del Pontefice, in occasione della 90° Giornata per l’Università Cattolica

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L’Università Cattolica vivrà in modo speciale la solennità del Sacro Cuore di Gesù, alla cui protezione l’Ateneo si affida sin dalla sua nascita. Venerdì 27 giugno, infatti, in occasione della 90° Giornata per l’Università Cattolica, Papa Francesco visiterà il Policlinico A. Gemelli, che festeggia 50 anni di storia, e la Facoltà di Medicina e chirurgia. La notizia era stata già annunciata dallo stesso Pontefice il 4 maggio scorso; oggi è giunta la conferma dall’ufficio stampa del Policlinico che ha comunicato anche il programma della visita del Santo Padre.

L’arrivo del Papa presso la sede di Roma è previsto per le ore 15.30, con l’accoglienza da parte delle autorità. Francesco visiterà l’ospedale e, in seguito, celebrerà la Santa Messa nel piazzale antistante la Facoltà di Medicina e Chirurgia, dove saluterà i malati presenti e quelli affacciati alle finestre.

In programma anche l’incontro con i pazienti di un reparto del nosocomio. Alle 16.45, poi, il Vescovo di Roma farà una breve sosta nella Chiesa del Sacro Cuore, dove farà dono delle reliquie dei Santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, canonizzati lo scorso 27 aprile.

Papa Francesco incontrerà poi rappresentanti della famiglia universitaria e del Policlinico Gemelli. Alle 17.30, presiederà una celebrazione Eucaristica nel piazzale degli Istituti Biologici, secondo la Liturgia della Solennità del Sacro Cuore di Gesù, al termine della quale si terrà il saluto e ringraziamento del Presidente dell’Istituto Toniolo, il cardinale Angelo Scola, e del Rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli. Alle 18.45, previsti i saluti istituzionali all’interno degli Istituti Biologici e quindi il ritorno in Vaticano.

Bergoglio è il quinto Pontefice a incontrare la sede romana dell’Ateneo, in una storia di amicizia che dura da 50 anni. In particolare si ricorda lo stretto legame di Wojtyla con l’ospedale romano, dove fu ricoverato per ben dieci volte, tanto che in più occasione lo definì il “Vaticano terzo”.

(S.C.)

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ZENIT Staff

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