Il 23 ottobre si celebra la 2a giornata italiana della Statistica

Organizzata dall’Istat e dalla Società Italiana di Statistica

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di Antonio D’Angiò

ROMA, venerdì, 19 ottobre 2012 (ZENIT.org).- Martedì prossimo, 23 ottobre 2012, si celebra la seconda giornata italiana dedicata alla Statistica. L’iniziativa è promossa e organizzata dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e dalla Società Italiana di Statistica (SIS) ed è volta “a rafforzare la visibilità della statistica in Italia e la fiducia dei cittadini in una Scienza che possa rispondere alle esigenze tecniche di oggettività e trasparenza, di concorrenza e partecipazione democratica”. 

L’appuntamento di Roma si svolge presso l’Aula Magna dell’Istat e vede al mattino la premiazione di giovani studenti vincitori dei concorsi SIS rivolti alle scuole, mentre nel pomeriggio due tavole rotonde, di cui la seconda dalle 16.30 alle 17.30, approfondirà il tema de “La Qualità dell’informazione statistica nell’era digitale”. 

Anche in altre città sono in programma appuntamenti e seminari, come ad Arcavacata di Rende (Università della Calabria), Firenze e Trieste (alle rispettive Facoltà di Economia), Genova (al Comune di Genova), Napoli (nella Biblioteca di Ricerca Area Umanistica) il cui programma dettagliato della giornata e consultabile su www.sis-statistica.it e dove, in alcuni casi, il tema oggetto di studio riguarda i dati statistici e la loro analisi da parte del sistema dei media. 

Come preparazione all’evento, proviamo in questa sede a ripercorrere alcuni dei dati e delle considerazioni presenti nel “Rapporto annuale del 2012” presentato dall’Istat a maggio scorso (disponibile su www.istat.it), il quale acquisisce i primi risultati del 15° censimento generale della popolazione svolto nel 2011, confrontati con quelli dell’ultimo ventennio. Concentriamo qui l’analisi su alcuni dei dati demografici e della famiglia. 

I Cittadini residenti in Italia il 9 ottobre 2011, secondo i primi dati del 15° Censimento, sono 59 milioni464.644, ponendo l’Italia al quarto posto tra i paesi Ue27 dopo Germania, Francia e Regno Unito. Gli stranieri residenti, pari a 3milioni769.518, rappresentano il 6,3% della popolazione totale (nel 1991 erano 356.159 e rappresentavano lo 0,6% della popolazione totale). 

Nel 2011 si sono avute 556mila nascite, attestando le donne residenti in Italia a 1,42 figli di media, confermandosi quindi al di sotto del “livello di sostituzione” pari a 2 figli per donna. Nel 2011 il numero medio di figli per donna (1,42) deriva da valori pari a 2,07 per le residenti straniere e a 1,33 per le italiane. 

Nel 2011, dei cittadini stranieri residenti in Italia, il 21,2% risulta proveniente dalla Romania, il 10,6% dall’Albania, il 9,9% dal Marocco, il 4,6% dalla Cina e il 4,4% dall’Ucraina. 

Per quanto riguarda la composizione della famiglia, dal 1993-1994 al 2010-2011 le coppie coniugate con figli sono passate dal 45,2% del totale delle famiglie al 33,7%. In questo stesso periodo si sono quadruplicate le Libere Unioni (intese come: Celibi e Nubili; Famiglie ricostituite non coniugate) passando dall’1,1% delle persone che le compongono (cioè 635mila nel 1993-1994) al 4,4% nel 2010-2011 (cioè 2milioni657mila). Pertanto, in questo ventennio le persone appartenenti alle nuove forme familiari (Single non vedovi, Monogenitori non vedovi, Libere Unioni, Famiglie ricostituite coniugate) sono passate dal 9,9% ogni 100 abitanti al 19,7%. 

Nel 2010 sono state celebrate in Italia 217.700 nozze (pari a 3,6 matrimoni ogni mille abitanti). Circa venti anni prima (nel 1992) erano state celebrate 312.348 nozze, pari al 5,5 ogni mille abitanti. Nel 1992 l’età media degli sposi era rispettivamente di 29,3 anni per i maschi e di 26.3 per le donne. Nel 2010 l’età media è aumentata di circa quattro anni, passando rispettivamente a 33,5 anni per i maschi e 30,4 per le femmine. 

Nel 2009, ogni 1000 matrimoni si sono verificate 297 separazioni e 181 divorzi. Nel 1995 si presentarono, invece, 158 separazioni e 80 divorzi, quindi in circa quindici anni separazioni e divorzi sono quasi raddoppiati. 

Concludiamo qui questa breve ricognizione nell’ultimo Rapporto Istat, con l’obiettivo di fornire al lettore almeno la sensazione della straordinarietà delle questioni che la Statistica pone di fronte. Due anni addietro, il presidente dell’Istat Enrico Giovannini nel presentare il 20.10.2010 la prima giornata mondiale della Statistica promossa dall’Onu, così affermava: “Agli addetti ai lavori spetta il compito di essere sempre più trasparenti, ai media e ai politici è richiesta maggior cura nel maneggiare le informazioni”. 

A pochi mesi da un anno cruciale, il 2013, per le sorti economiche e politiche dell’Italia, conoscere i numeri sarà senz’altro di aiuto per le scelte di cittadinanza. E anche la Seconda giornata italiana della Statistica del 23 ottobre può contribuire allo scopo.     

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ZENIT Staff

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