Identità nazionale e integrazione europea: che contributo dai cristiani?

Incontro annuale del Comitato Congiunto CCEE-KEK a Belgrado

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ROMA, lunedì, 14 febbraio 2011 (ZENIT.org).- Qual è il contributo che i cristiani possono offrire alla costruzione dell’identità nazionale e all’integrazione europea? Vuole rispondere a questa domanda l’incontro annuale del Comitato Congiunto della Conferenza delle Chiese Europee (KEK) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), che si svolgerà a Belgrado dal 17 al 20 febbraio.

La riunione avrà luogo nella capitale della Serbia su invito di monsignor Stanislav Hocevar, Arcivescovo Metropolita di Belgrado e Presidente della Conferenza Episcopale Internazionale Santi Cirillo e Metodio.

Il Comitato Congiunto, ricorda un comunicato, è stato istituito nel 1972 e ha il compito di provvedere a una supervisione della cooperazione fra KEK e CCEE. Comprende, oltre ai segretari generali dei due organismi, sette membri della KEK e sette membri nominati dal CCEE.

Il tema di fondo dell’incontro, spiega la nota, “sarà sviluppato a partire da quattro dimensioni nelle quali è presente il rapporto tra identità cristiana e integrazione europea”, ognuna delle quali verrà affrontata da un esperto.

Sul tema della libertà religiosa interverrà Massimo Introvigne, rappresentante dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione contro i cristiani e membri di altre religioni.

Sul tema dell’ecumenismo interverrà Joanna J. Matuszewska, teologa della Chiesa evangelica riformata in Polonia, mentre la crisi economica verrà affrontata dal pastore Rüdiger Noll, Direttore della Commissione Chiesa e Società e Segretario generale associato della KEK, e da monsignor Piotr Mazurkiewicz, Segretario generale della Commissione degli Episcopati della Comunità Europea (COMECE).

La trattazione del tema della pace sarà invece affidata a Božidar Đelić, Vice-Primo Ministro responsabile per l’integrazione europea e Ministro della Scienza e dello Sviluppo Tecnologico della Repubblica Serba.

E’ previsto un confronto anche su altri temi, come la presenza dei nomadi nell’Europa orientale, l’ecumenismo a 10 anni dalla firma della Charta Oecumenica e i rapporti tra cristiani e musulmani in Europa.

Le giornate saranno scandite da momenti di preghiera secondo le varie tradizioni delle confessioni cristiane presenti all’incontro. I lavori si svolgeranno a porte chiuse.

Per il CCEE parteciperanno i Cardinali Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Presidente del CCEE; Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux, Vice Presidente CCEE; Josip Bozanic, Arcivescovo di Zagabria, Vice Presidente CCEE; i monsignori Stanislav Hocevar, Arcivescovo Metropolita di Belgrado; Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni-Narni-Amelia; Virgil Bercea, Vescovo di Oradea; Piotr Mazurkiewicz, Segretario generale COMECE; il Segretario generale padre Duarte da Cunha e il vice Segretario generale padre Ferenc Janka.

Per la KEK parteciperanno invece il metropolita Emmanuel di Francia, Presidente della KEK, del Patriarcato Ecumenico; il Vescovo Christopher Hill, della Chiesa d’Inghilterra, Vice Presidente KEK; OKRin Cordelia Kopsch, EKD United, Germania, Vice Presidente KEK; il metropolita Michael d’Austria, del Patriarcato Ecumenico; il rev. Rauno Pietarinen, della Chiesa ortodossa di Finlandia; Joanna J. Matuszewska, della Chiesa evangelica riformata in Polonia; il pastore Katharina Schächl, della Chiesa riformata di Francia; Viorel Ionitá, Segretario generale ad interim; il pastore Rüdiger Noll, Direttore della Commissione KEK Chiesa e Società (CSC) e Segretario generale associato KEK; Elizabeta Kitanovic, Segretaria esecutiva per i diritti umani e la comunicazione della Commissione KEK Chiesa e Società (CSC).

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ZENIT Staff

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