I Vescovi USA chiedono una novena per Haiti a un anno dal terremoto

I Cavalieri di Colombo continuano ad aiutare i bambini mutilati

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

WASHINGTON D.C, martedì, 11 gennaio 2011 (ZENIT.org).- La Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB) ha invitato i fedeli a chiedere a Nostra Signora di Guadalupe di pregare per Haiti a un anno dal terremoto che ha devastato il Paese e distrutto la capitale, Port-au-Prince.

L’Arcivescovo di Miami (Florida), monsignor Thomas Wenski, presidente del Gruppo di Consulenza Speciale per Haiti della Conferenza Episcopale USA, ha affermato che l’isola ha ancora bisogno di “preghiere e solidarietà” a un anno dal sisma, avvenuto il 12 gennaio 2010.

Il presule ha sottolineato la solidarietà tra i cattolici in ogni tipo di organizzazione, ricordando “i tragici avvenimenti di quel pomeriggio fatidico” e chiedendo una risposta “piena di fede”.

La USCCB invita i cattolici a iniziare una novena a Nostra Signora di Guadalupe nell’anniversario della data, questo mercoledì. La novena terminerà con una Messa il fine settimana del 22-23 gennaio, data ufficiale della colletta nazionale per l’America Latina, includendo Haiti e tutti i Caraibi.

Cambiare vita

Nel frattempo, i Cavalieri di Colombo si preparano all’anniversario compiendo un continuo sforzo nel loro programma “Healing Haiti’s Children” (“Guarire i bambini di Haiti”).

I Cavalieri hanno contribuito con consistenti fondi agli aiuti ad Haiti, soprattutto attraverso il loro programma di assistenza a livello di protesi e di riabilitazione, per due anni e senza alcun costo, a favore dei bambini che hanno subito amputazioni durante il terremoto. In quest’opera, i Cavalieri contano sulla collaborazione di Project Medishare.

“Ci sentiamo onorati per il fatto di poter offrire questo dono di speranza ai bambini di Haiti”, ha affermato il Cavaliere Supremo Carl Anderson. “Poter fare qualcosa che cambia la vita per sempre è strano. Dare mobilità permette proprio questo; ci sono poche cose che possono cambiare tanto la vita di un bambino come il poter recuperare la capacità di muoversi liberamente”.

Più di 100 bambini sono stati dotati di protesi e hanno iniziato una terapia, e centinaia riceveranno protesi attraverso il programma.

Ad ogni modo, i bambini che ricevono le protesi sono in fase di crescita, e quindi hanno bisogno di altre due o tre protesi nell’arco di un anno. “Ciò è essenziale perché possano continuare la propria vita e il lavoro di recupero delle membra”, ha detto il dottor Bart Green, fondatore del
Project Medishare.

“Il Project Medishare è fiero della sua collaborazione con i Cavalieri di Colombo”, ha affermato. “Ci ha permesso di alzare centinaia di bambini haitiani dalle loro sedie a rotelle per far fronte alle tante sfide di questa Nazione devastata”, ha aggiunto.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione