I Vescovi statunitensi esortano a ratificare il nuovo Trattato START

Lodano il cambio di atteggiamento nei confronti del nucleare

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ROMA, mercoledì, 28 aprile 2010 (ZENIT.org).- I Vescovi degli Stati Uniti esortano i membri del Senato USA a unirsi, al di là delle divisioni di partito, per ratificare il New Strategic Arms Reduction Treaty (START) e lodano la Revisione dell’Atteggiamento Nucleare definendola un “cambiamento significativo, seppur modesto, verso un mondo libero dalle armi nucleari”, ha ricordato l’Arcivescovo Edwin F. O’Brien di Baltimora.

Il presule è intervenuto questo lunedì sul tema “Riflessioni morali sulla politica nucleare degli Stati Uniti” durante un simposio sull’etica della politica nucleare dell’amministrazione Obama, svoltosi alla Catholic University of America (CUA).

L’Arcivescovo O’Brien ha definito il nuovo Trattato START, che riduce gli arsenali nucleari di Russia e Stati Uniti, un “passo nella giusta direzione”, che “prepara riduzioni future”.

La Revisione dell’Atteggiamento Nucleare, ha aggiunto, “non va lontano tanto quanto i Vescovi avevano esortato e non dichiara che l’unico obiettivo dell’arsenale nucleare degli Stati Uniti è dissuadere da un attacco nucleare contro di noi o contro i nostri alleati”, ma “abbraccia lo scopo di un mondo senza armi nucleari, riconosce il pericolo del terrorismo nucleare e restringe l’uso delle armi nucleari” contro minacce e Stati non nucleari.

“Queste direzioni sono moralmente giuste”, ha dichiarato il presule, “ma serve un progresso maggiore per far fronte alle nostre responsabilità morali per liberare il mondo da questa minaccia sproporzionata e indiscriminata alla vita umana”.

L’Arcivescovo ha quindi citato l’insegnamento cattolico contro la guerra nucleare, richiamando documenti del Concilio Vaticano II e la dichiarazione dei Vescovi USA al Papa nel 2006: “In una guerra nucleare non ci sarebbero vincitori, solo vittime”.

Ogni arma e ogni politica deve essere giudicata in base al fine ultimo di un mondo libero dalla minaccia delle armi nucleari, ha osservato.

“Anche se dobbiamo tenere sempre gli occhi fissi sull’orizzonte di un mondo senza armi nucleari”, ha aggiunto, “è ugualmente importante concentrarci sui nostri prossimi passi, perché il viaggio è lungo e pericoloso e dobbiamo compiere un passo alla volta se vogliamo avere successo”.

Al simposio “L’etica nella politica nucleare dell’amministrazione Obama: prospettive cattoliche” hanno partecipato, tra gli altri, la docente della Catholic University of America Maryann Cusimano-Love e il generale William Burns, entrambi consulenti del Comitato dei Vescovi USA per la Giustizia e la Pace Internazionali. L’Arcivescovo O’Brien è membro del Comitato ed è stato Arcivescovo Militare per un decennio fino a che non è stato nominato per la sede di Baltimora, nel 2007.

Era presente all’incontro anche Rose Gottemoeller, assistente Segretario di Stato per la Verifica, la Conformità e l’Implementazione, che è stata la principale negoziatrice del nuovo Trattato START.

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ZENIT Staff

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