I Vescovi spagnoli preparano il dottorato di San Giovanni d'Avila

Riunita la Giunta Pro-dottorato a Montilla

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MONTILLA, lunedì, 26 settembre 2011 (ZENIT.org).- I Vescovi spagnoli lavorano alla preparazione della dichiarazione di San Giovanni d’Avila come nuovo dottore della Chiesa universale. La Giunta Episcopale Pro-dottorato e il Vescovo di Córdoba, Diocesi nella quale è morto e che custodisce la reliquia del santo, hanno celebrato una riunione martedì.

Il Vescovo di Córdoba, monsignor Demetrio Fernández, ha incontrato a Montilla la Giunta Episcopale Pro-dottorato, organismo costituito nella Conferenza Episcopale Spagnola (CEE) protagonista della causa del dottorato, per preparare la solenne dichiarazione di San Giovanni d’Avila a dottore della Chiesa, come ha annunciato Benedetto XVI il 20 agosto durante la Giornata Mondiale della Gioventù.

Monsignor Fernández ha detto ai media che questa riunione non ha alcun carattere decisionale. Il suo obiettivo era quello di scambiare idee e suggerimenti per preparare questo grande evento per la Chiesa universale e soprattutto per le Diocesi che hanno avuto San Giovanni d’Avila come evangelizzatore (Ciudad Real, Granada, Badajoz, Baeza, Córdoba e Siviglia).

Il presule ha ringraziato per la presenza del sindaco della città, al quale ha assicurato di “essere convinto che si farà tutto il possibile perché il popolo accolga sempre più questo personaggio che darà fama universale alla città di Montilla”.

Quanto agli atti previsti per quando il Papa dichiarerà San Giovanni d’Avila dottore della Chiesa, monsignor Fernández ha spiegato che tutto sarà deciso dalla Conferenza Episcopale Spagnola.

“Si pensa che ci sarà un grande pellegrinaggio di sacerdoti, seminaristi e fedeli a Roma. Anche a Montilla si svolgeranno numerose attività, ma non c’è ancora nulla di stabilito”, ha indicato.

Riferendosi alla data della dichiarazione, ha aggiunto che ancora non è nota perché dipende da Benedetto XVI, ma che in qualsiasi caso “ci prepareremo nel miglior modo possibile perché questo pellegrinaggio a Roma sia un record, visto che la figura lo merita”.

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ZENIT Staff

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