I Vescovi degli Stati Uniti: come saranno trattati i poveri?

Commentano il dibattito sul deficit

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

WASHINGTON D.C., venerdì, 2 settembre 2011 (ZENIT.org).- I Vescovi degli Stati Uniti ricordano al Governo che ridurre il debito è una questione morale, e il metro di giudizio non sarà quale partito vincerà, ma come verranno trattati i poveri.

Il Vescovo Howard Hubbard di Albany (New York) e il Vescovo Stephen Blaire di Stockton (California), alla guida dei comitati per la politica internazionale e per quella interna della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB), lo hanno affermato in una dichiarazione diffusa mercoledì.

Rivolgendosi al Comitato Congiunto sulla Riduzione del Deficit, i presuli hanno dichiarato che “la misura morale di questo processo storico non è quale partito vincerà o quali interessi potenti prevarranno, ma come verranno trattati i disoccupati, gli affamati, i senzatetto e i poveri”.

“Comprendiamo che lo status quo fiscale è insostenibile e comporta deficit e debito crescenti per le nostre giovani generazioni”, hanno scritto i Vescovi. “Riconosciamo anche l’importanza economica e morale della creazione di posti di lavoro con retribuzioni degne e di stimolare la crescita economica come strategie essenziali per migliorare la nostra economia, diminuire la povertà e ridurre il deficit e i debiti futuri”.

“La questione è come soddisfare la domanda di giustizia e di doveri morali nei confronti delle generazioni future e come difendere la vita e la dignità di quanti sono poveri e vulnerabili”, hanno sottolineato.

Non è il momento

I Vescovi hanno quindi messo in guardia contro tagli sostanziali a “programmi che servono le famiglie che lavorano per far quadrare i conti alla fine del mese e sfuggire alla povertà”.

A loro avviso, non è il momento per “indebolire la rete di sicurezza nazionale o effettuare tagli sproporzionati a programmi che possono aiutare le famiglie a basso o medio reddito a evitare la crisi e a vivere degnamente”.

Allo stesso modo, i presuli hanno parlato del pericolo di minare i programmi di aiuto internazionale – “uno strumento essenziale per promuovere la vita e la dignità umana, favorire la solidarietà con le Nazioni più povere e migliorare la sicurezza globale” – e tagliare i fondi per il finanziamento dell’ammissione dei rifugiati e dei programmi di assistenza ai rifugiati all’estero.

Per i Vescovi Hubbard e Blaire è necessario un “sacrificio condiviso da tutti”. Per questo, hanno chiesto l’eliminazione delle “spese superflue, militari e di altro tipo”, e di “affrontare correttamente i costi a lungo termine delle assicurazione sanitarie e dei programmi di pensionamento”.

Il testo completo della dichiarazione è disponibile all’indirizzo www.usccb.org/issues-and-action/human-life-and-dignity/economic-justice-economy/upload/letter-to-supercommittee-budget-deficit-2011-08-31.pdf

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione