"I Segreti di Karol Wojtyla"

Segni e profezie intorno a Wojtyla e alla sua elezione. Da Medjugorje a Civitavecchia, l’importanza di affidare le sorti del Mondo a Maria

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Tra i tanti appellativi dati a Giovanni Paolo II c’è sicuramente quello di “mistico”. E’ quanto ci racconta il giornalista Antonio Socci nel suo libro I segreti di Karol Wojtyla, edito da Rizzoli del 2009.

Fin dal giorno della sua ordinazione sacerdotale Don Wojtyla viveva delle vere e proprie esperienze mistiche, rivelazioni che custodiva nel suo cuore e che gli hanno svelato nel corso degli anni anche episodi che avrebbero potuto cambiare per sempre le sorti dell’intera umanità. Era a conoscenza dell’attentato terroristico alle Twin Towers nel 2001, delle lacrime della Madonnina di Civitavecchia nel 1995, ed infine dell’imminente scoppio della guerra atomica a metà degli anni ’80. Il mondo scampò a questa tragedia proprio grazie all’intervento di Giovanni Paolo II, che consacrò alla Vergine il mondo intero in piazza San Pietro, il 25 marzo 1984, ai piedi della statua della Madonna di Fatima.

Una grazia per i credenti, semplicemente un caso per coloro che invece non colgono la vera profondità delle cose, ma si fermano in superficie. Un episodio che rappresenta chiaramente il potere reale del successore di Pietro, consegnatogli da Cristo per poter guidare le sorti del mondo intero.

“Non è possibile separare Cristo dalla storia dell’uomo” sono state più volte le parole ripetute da Papa Giovanni Paolo II, durante tutto il suo Pontificato. Un papato tra i più lunghi, molto particolare per numerosi eventi: l’essere il primo straniero dopo 500 anni e la giovane età nel giorno dell’elezione.

Il 900 è stato un secolo imbevuto di ideologia anticristiana, ma Wojtyla ha avuto la forza e l’illuminazione da parte dello Spirito Santo di poter dialogare con i governi e quando c’è stato bisogno, di gridare contro i principali sistemi totalitari del blocco comunista. Un vigoroso urlo, a cui nessun muro ha potuto resistere: quello di Cristo vincitore della morte.

Giovanni Paolo II più volte ricordò come il rifiuto di Dio ci espone ad immani rischi e pericoli incombenti. L’episodio dell’imminente scoppio della guerra atomica, è riconducibile, secondo Socci, a metà degli anni ’80. Intorno al 1983-84 si raggiunge il massimo livello di tensione fra il blocco sovietico ela Nato, a questo si deve aggiungere anche una confusione politica all’interno dell’Urss e del Cremlino. E’ in questo frangente che Papa Wojtyla compie la consacrazione alla Madonna di Fatima, in mondovisione. Solo due mesi, guarda caso proprio il 13 maggio (giorno dell’anniversario delle apparizioni della Vergine in Portogallo) accade un incidente nella base sovietica di Severomorsk, che mette fuori uso il potenziale militare sovietico nell’Occidente.

Dopo le inchieste su Fatima, Medjugorje e su Padre Pio, Socci ci racconta in maniera esaustiva questo tratto inedito di Wojtyla basata su testimonianze autorevoli, su tutte quella del Cardinal Andrej Deskur, amico e compagno di seminario di Wojtyla, o del suo segretario don Stanislaw Dziwisz. Un Pontefice che si è lasciato guidare dallo Spirito con apparizioni e locuzioni con totale affidamento a Maria, come ha sempre ripetuto durante tutto il suo Pontificato “Totus Tuus”.

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Daniele Trenca

Daniele Trenca è laureato in Editoria Multimediale e Nuove Professioni dell’Informazione presso “Sapienza - Università di Roma” con una tesi in Sociologia delle Relazioni Internazionali sugli scenari della guerra cibernetica, meglio conosciuta come Cyberwarfare. Giornalista pubblicista ha collaborato con le seguenti testate “Il Tempo”, “L’Ottimista” e “World Family of Radio Maria”.

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