I Santi Patroni d’Europa in una mostra di santini

Da Paganica un progetto per la conoscenza e la diffusione della ‘Bibbia dei poveri’

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di Antonio Gaspari

ROMA, martedì, 27 settembre 2011 (ZENIT.org).- Si è svolto in una villa rinascimentale di Paganica un convegno internazionale di collezionisti di immaginette, meglio conosciute come santini.

Il 23 e 24 settembre, a Villa Dragonetti a Paganica, (L’Aquila Est) l’Associazione “L’Aquila Siamo noi”, insieme all’Associazione HC International (Holy Cards Association), ha organizzato una mostra sui “Santi protettore dei Paesi europei”, un convegno internazionale per collezionisti, un concerto e la consegna del Premio Spamer speciale a Gianni Letta,Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, per il suo impegno a favore della ricostruzione de L’Aquila.

Il premio è stato intitolato ad Adolf Spamer (Mainz 1883 – Dresda 1953) insigne studioso tedesco, cultore e studioso di immaginette sacre nonché autore del volume “Das kleine Andachtsbild vom XIV. bis zum XX. Jahrhundert”, considerato da tutti gli studiosi di collezionismo come il punto di riferimento massimo.

Secondo Biagio Gamba, direttore del comitato scientifico di HC Internationa, quello di Spamer è un libro che non ha eguali e che racconta della storia, delle tecniche, degli editori, degli incisori, di gran parte dei paesi europei, che hanno realizzato immaginette sacre, dalle primissime produzioni fino a quelle dei primi decenni del Novecento.

Gamba ha espresso un desiderio fortissimo, di vedere un giorno, l’opera dello Spamer tradotta in lingua italiana. “Credo – ha detto – sarebbe un grande servizio a favore di tutta la comunità degli studiosi e dei collezionisti. Speriamo che qualche editore lungimirante accolga, prima o poi, le nostre richieste”.

Insieme al premio speciale Spamer consegnato a Letta, sono stati consegnati tre premi per le categorie immaginette manufatte, semimanufatte e collages; incisioni e intagli meccanici; e santini prodotti nel Novecento (http://www.collezionaresantini.com/index.php?interno=sezione&articolo=501).

Per la categoria “manufatte, intagli e collages”, il premio (1500 euro) è stato assegnato al sig. Ermanno Raio, che ha partecipato con un bellissimo canivet artistico del XVIII secolo, raffigurante san Giovanni Nepomuceno, Patrono della Repubblica Ceca; per la categoria “incisioni e intagli meccanici” il premio (1000 euro) è stato conferito al sig. Alex Rambelli, che ha portato alla mostra una splendida incisione a bulino del XVII secolo, raffigurante santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia; infine il premio (500 euro) per la categoria “immaginette del Novecento” è andato al sig. Maurizio Ferrucci, che ha partecipato con una stupenda immaginetta dipinta a pochoir realizzata negli anni ’30 del Novecento dal celebre Giovanni Meschini, raffigurante sant’Antonio daPadova, Patrono del Portogallo.

Nel corso della presentazione al convegno Graziano Toni, presidente della HC Association, ha annunciato che per il prossimo anno intende organizzare un premio anche per le preghiere più belle scritte nel retro dei santini.

Particolare e bellissima la mostra con 150 esemplari di piccole immaginette sacre risalenti al ‘600 e ‘700. Tra i pezzi più pregiati un sant’Antonio da Padova, opera dell’incisore fiammingo Cornelius De Boudt (Anversa 1660 -1735); un san Barnaba, opera dell’incisore fiammingo F.L. Wauters (Anversa fine XVI sec.) e la serie completa delle litanie lauretane dei fratelli Joseph e Ihoannes Klauber, incisori reali della Casa d’Austria (Augsburg 1745).

Antonio Scioli, autore della guida “I Santi Patroni d’Europa” ha spiegato che la mostra “traduce la volontà di esplicare, tramite l’ottica della pietà popolare, come i Santi siano stati importanti per la crescita intellettuale non solo dell’Europa, ma anche di coloro che hanno contribuito alla sua nascita e alla sua affermazione in campo mondiale”.

Nell’introdurre il convegno Alfredo Ranieri Montuori, vicepresidente dell’Associazione no-profit “L’Aquila siamo noi”, ha sottolineato l’alto valore del collezionismo dei santini, il cui significato storico, religioso, artistico, devozionale, culturale, trascende le caratteristiche della pratica collezionistica.

Dal punto di vista storico, Biagio Gamba ha voluto ricordare che pur godendo dall’inizio una diffusa popolarità è dal Concilio di Trento che la produzione dei santini assume una riconosciuta rilevanza pastorale ed educativa.

Il Concilio di Trento nella sua sessione conclusiva del 1563, infatti, ribadisce il ruolo dell’immagine sacra come mezzo di comunicazione con il divino.

[Per ogni informazione e relativo acquisto della guida su “I santi Patroni d’Europa”: info@ilmondodeisantini.com oppure al tel. 0546 66.72.99]

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ZENIT Staff

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