I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice lavorano insieme a Cremisan

Privo di fondamenta il presunto contrasto tra le due comunità a proposito della costruzione del muro

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di Eugenio Fizzotti

ROMA, martedì, 10 gennaio 2012 (ZENIT.org).- Ha suscitato perplessità e tristezza un articolo pubblicato su un quotidiano italiano nel quale con tono polemico e ingiustificato viene presentata una situazione di presunto conflitto tra la comunità dei Sacerdoti salesiani e la comunità della Figlie di Maria Ausiliatrice che operano da molti anni a Cremisan, vicino Betlemme.

Motivo della presunta conflittualità sarebbe un differente atteggiamento nei confronti del muro eretto lungo i territori della Cisgiordania per dividere gli israeliani dai palestinesi. Infatti l’articolo attribuisce a Suor Adriana Grasso, responsabile della comunità delle suore, l’affermazione in base alla quale i salesiani non fanno obiezioni contro il muro per il semplice motivo che, producendo olio e settemila ettolitri di vino di alta qualità, che vendono per lo più agli israeliani, la nuova situazione faciliterebbe il loro progetto di aumentare i clienti a Gerusalemme e a Tel Aviv.

Un clima di serenità ha animato ieri pomeriggio a Cremisan un incontro tra la comunità dei Salesiani e quella delle Figlie di Maria Ausiliatrice, finalizzato a chiarire la situazione descritta con toni aggressivi e a testimoniare con estremo realismo che da sempre esiste un pieno e significativo accordo tra le due opere educative e formative che favoriscono l’annuncio evangelico in un territorio che purtroppo è oggetto di tensioni internazionali, politiche ed economiche.

In forma concreta don Giovanni Laconi, direttore dell’opera salesiana di Cremisan e suor Adriana Grasso, direttrice dell’opera delle Suore Salesiane Figlie di Maria Ausiliatrice di Cremisan, hanno deciso di comunicare con la firma di entrambi che «in riferimento ad articoli di un quotidiano nazionale e di alcune testate online, le Suore Salesiane e i Religiosi Salesiani di Cremisan affermano con chiarezza che non esiste tra loro alcun contrasto e non esistono posizioni differenti in riferimento alla costruzione del “muro”».

E, nonostante le due comunità religiose siano autonome nell’organizzazione delle propria attività a favore della popolazione locale, «hanno sempre vissuto e vivono tutt’ora in ottime relazioni e rispetto vicendevole. Hanno sempre espresso la loro contrarietà alla costruzione del “muro” e hanno pure espresso, nelle forme ritenute più idonee, piena solidarietà alle famiglie palestinesi di Beit Jala, che nella costruzione del “muro” subiscono ingiustizie e sono private dei terreni di loro proprietà».

Per un’informazione più precisa è bene sapere che a Cremisan le Suore Salesiane gestiscono una Scuola materna ed elementare e un Centro Giovanile per la formazione integrale dei bambini e dei giovani che li frequentano, accolti tutti senza distinzione alcuna e con un’attenzione particolare ai più bisognosi.

I Religiosi Salesiani, che sono presenti a Cremisan dal 1891, inizialmente hanno avviato un Centro di Studio Teologico, finalizzato alla formazione dei giovani religiosi di varie parti del mondo, provenienti da oltre 20 nazioni. Nel 2004 questo Centro di studi è stato trasferito a Gerusalemme e, chiamato “Ratisbonne”, costituisce la sezione inglese della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma e accoglie ben 37 giovani studenti salesiani.

Come conseguenza del trasferimento si sta progettando la ristrutturazione degli edifici di Cremisan per avviare un Centro Internazionale di Formazione Permanente a servizio di giovani e adulti dell’intera Famiglia Salesiana, che è presente in 132 nazioni, e a servizio delle istituzioni locali interessate. Ovviamente continua nel territorio di Cremisan l’attività di produzione vitivinicola che, stando all’affermazione del direttore D. Giovanni Laconi, «è da sempre all’avanguardia per tecnica e qualità, è stata riconosciuta di recente anche a livello internazionale, dà lavoro a una ventina di famiglie della zona e contribuisce al sostentamento delle attività educative e formative dei Salesiani in Terra Santa».

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ZENIT Staff

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