I responsabili dei santuari invitano a una “pastorale dell'amabilità”

Termina il II Congresso Mondiale di Pastorale dei Pellegrinaggi e Santuari

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

di Patricia Navas

SANTIAGO DE COMPOSTELA, venerdì, 29 ottobre 2010 (ZENIT.org).- Il II Congresso Mondiale di Pastorale dei Pellegrinaggi e Santuari, celebrato a Santiago de Compostela (Spagna) dal 27 al 30 settembre, si è concluso con un invito a tutti gli agenti pastorali a far propria un’accoglienza intesa come “pastorale dell’amabilità”.

Il documento finale dell’incontro, organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, indica che questa pastorale permette “di accogliere i pellegrini con uno spirito di apertura e di fraternità”.

Le circa 250 persone di 70 Paesi che hanno partecipato al Congresso hanno sottolineato che questa accoglienza “dovrà tenere presente e rispondere, certamente, alla diversità di motivazioni che spingono i pellegrini”.

Secondo i responsabili dei santuari, bisogna tener conto della specificità di ogni gruppo e persona che visita un santuario, così come “delle attese dei cuori e dei loro bisogni spirituali autentici”.

“Una diversità di pellegrini esige da noi un’accoglienza diversificata”, segnala il documento, che ha raccolto lo spirito del Messaggio inviato dal Papa al Congresso.

Nel testo conclusivo dell’incontro, i partecipanti all’incontro hanno espresso una preoccupazione speciale per la promozione del pellegrinaggio tra i giovani.

Hanno anche constatato che la necessaria accoglienza di qualità nel santuario richiede “una presenza attiva e attenta, oltre a un atteggiamento amabile”.

Consapevoli del fatto che non è sempre possibile accogliere personalmente i pellegrini, hanno concordato nel segnalare che in questo contesto assumono una rilevanza particolare altri elementi.

Tra questi, hanno sottolineato “la dignità delle celebrazioni liturgiche e delle manifestazioni di pietà popolare, l’ambiente di rispetto e di raccoglimento, l’ordine e la sicurezza, la cura dell’intero spazio, indicazioni corrette, un’architettura appropriata e senza barriere, il materiale stampato e le nuove tecnologie, la creazione di spazi fisici adeguati e accoglienti per ogni categoria di persone e per ogni uso specifico (cappelle per l’adorazione e la riconciliazione, punti informativi, museo, ecc.), onde evitare la percezione di commercializzazione nello spazio sacro”.

Il documento finale dell’incontro raccoglie anche altre azioni concrete che possono contribuire a un’accoglienza adeguata, come “elaborare studi statistici e sociologici dei tipi di pellegrini” e delle loro motivazioni; “promuovere il volontariato per l’accoglienza; promuovere la formazione di quanti sono coinvolti nella vita del santuario”; “preoccuparsi in maniera speciale della preparazione e qualificazione di quei sacerdoti che esercitano il ministero della Parola e della Riconciliazione; definire con chiarezza il carisma proprio del Santuario”.

In questo senso, i responsabili dei santuari e dei pellegrinaggi ritengono necessario “elaborare un piano di pastorale per l’accoglienza e l’evangelizzazione, che integri e coordini tutti gli elementi segnalati”, così come “un obiettivo annuale”.

Il documento finale riflette anche la convinzione dei partecipanti al Congresso che il pellegrinaggio abbia come obiettivo primario l’evangelizzazione.

“Di questa possibilità abbiamo preso progressivamente consapevolezza negli ultimi decenni, in cui siamo passati da una ‘pratica devozionale’ a una ‘pastorale del pellegrinaggio’”, indica il testo.

In tal senso, i congressisti hanno assunto le cinque proposte del Papa per approfondire la potenzialità evangelizzatrice dei pellegrinaggi: “approfittare della capacità di convocazione che li caratterizza; curare l’accoglienza che offriamo; porci in sintonia con le domande che scaturiscono dal cuore del pellegrino; essere fedeli al carattere cristiano del pellegrinaggio, senza riduzionismi; aiutare il pellegrino a scoprire che il suo cammino ha una meta”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione