I religiosi, luce del mondo e non lampadine di loro stessi

Corso a Roma su “Psicologia, pedagogia e formazione per la vita consacrata”

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ROMA, giovedì, 21 luglio 2011 (ZENIT.org).- “Il Vangelo ci dice che noi siamo ‘luce del mondo’, e non ‘lampadine di noi stessi’”. E’ quanto ha detto questo giovedì il teologo padre Luis Alfonso Orozco, LC,intervenendo al corso estivo per suoreche si sta svolgendo in questi giorni a Roma sul tema “Psicologia, pedagogia e formazione per la vita consacrata”, organizzato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

Il corso, che si concluderà sabato 23 luglio, ha come obiettivo quello di creare le condizioni per una vita religiosa completa in ogni sua dimensione: umana, formativa, spirituale, psicologica e pedagogica.

Nella sua conferenza, padre Luis Alfonso Orozco ha sottolineato “la necessità di una formazione permanente” come “richiamo all’identità e alla missione di ogni persona consacrata” ed ha osservato che “attualmente le sfide per l’evangelizzazione sono molte e i consacrati, come i sacerdoti, devono essere ben preparati per portare la luce di Cristo nel mondo”.

“La base su cui poggia tutto l’edificio della personalità è una solida formazione umana sulla quale agisce la grazia divina – ha spiegato – . Il Vangelo ci insegna che la casa costruita sulla roccia è quella che poi resiste agli uragani e alla forza delle acque, quando si scatena la tormenta”.

“Nella vita personale – ha continuato il teologo – si attraversano momenti di prova e di difficoltà che richiamano nervi saldi, virtù provate ed equilibrio spirituale per non crollare e per restare ‘saldi nella fede’”.

“Una buona formazione umana pone le fondamenta sulla roccia della ragione in base a una corretta antropologia. Poi la grazia di Dio santifica progressivamente la persona, ma richiede la disposizione iniziale e costante nel lavoro su di sé per offrire liberamente il proprio contributo all’azione della grazia».

“Su queste basi e motivazioni – ha concluso padre Orozco – noi invitiamo le religiose a riflettere, quindi, su alcuni aspetti importanti che riguardano la formazione umana e permanente di ogni persona e della persona consacrata più in concreto”.

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ZENIT Staff

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