I Movimenti ecclesiali uniti dalla "gioia del Vangelo"

Il congresso promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici, in programma dal 20 al 22 novembre, radunerà illustri uomini di Chiesa e rappresentanti delle comunità di tutto il mondo

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A un anno di distanza dall’ultimo incontro del Papa con i movimenti, il Pontificio Consiglio per i Laici sta per lanciare il terzo Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, in programma a Roma, presso il Pontificio Collegio “Mater Ecclesiae”, dal 20 al 22 novembre.

La fioritura dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità è “uno dei frutti più preziosi del Concilio Vaticano II” e “continua a destare forte interesse e non di rado un vivo stupore nel contesto della cultura post-moderna segnata da un secolarismo dilagante”, ha dichiarato il cardinale Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, in occasione della presentazione dell’evento, avvenuta oggi pomeriggio in Sala Stampa Vaticana.

I movimenti suscitano domande non banali a partire dal perché, “in un mondo che in maniera così radicale rifiuta Dio”, possano esistere ancora “tanti uomini e donne, adulti e giovani, che scoprono la gioia e la bellezza di essere cristiani e con tanto entusiasmo scelgono Cristo e il suo Vangelo come bussola sicura della loro esistenza”, ha aggiunto il porporato.

Dei movimenti, ha proseguito Ryłko, “sorprende la fantasia missionaria, la capacità di trovare modi e vie sempre nuovi di testimonianza e di annuncio del Vangelo”.

Ed oggi, in perfetta continuità con i suoi predecessori San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, papa Francesco insiste nell’incoraggiare i movimenti ai quali “non ha fatto mancare la sua paterna sollecitudine”, offrendo “preziosi consigli pratici allo scopo di promuovere e favorire la crescita del loro spirito missionario”.

Sulla scia dell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, il Santo Padre chiama i movimenti a “essere veri protagonisti di una nuova tappa della missione evangelizzatrice della Chiesa, segnata dalla gioia”, protesa verso le “periferie geografiche ed esistenziali del nostro mondo” e “vicina a tutti i poveri, sofferenti ed esclusi – prodotto amaro della “cultura dello scarto” oggi dominante”, ha quindi concluso il cardinale.

Alcune anticipazioni dei contenuti del Congresso, che avrà come tema La gioia del Vangelo: una gioia missionaria… (Cfr. Evangelii gaudium, 21), sono state fornite dal segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, monsignor Josef Clemens, secondo il quale l’evento è fondamentalmente una “risposta all’invito del Papa alla trasformazione missionaria della Chiesa”.

In particolare le tre relazioni della giornata delineano “il contesto, il centro e le radici dell’evangelizzazione”. Tra i relatori figurano: il filosofo francese Fabrice Hadjadj, che tratterà il tema Conversione missionaria: uscire da sé per lasciarsi provocare dai segni dei tempi. Un mondo in trasformazione interpella movimenti ecclesiali e nuove comunità; il predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, che rifletterà su Il kerygma al centro. La permanente novità del kerygma, essenziale in ogni fase dell’evangelizzazione; il prefetto della Congregazione per i Vescovi, cardinale Marc Ouellet, sul tema Evangelizzare per attrazione: la gioia di essere popolo di Dio. La fecondità dei carismi si rivela nella comunione e nella missione.

Nei giorni successivi sono attesi gli interventi di altri illustri ospiti, tra cui Guzmán M. Carriquiry Lecour, Segretario incaricato alla Vicepresidenza della Pontificia Commissione per l’America Latina, monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, il presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson.

Alla conferenza stampa sono intervenuti i rappresentanti di due movimenti ecclesiali: Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, e Jean-Luc Moens, responsabile per le relazioni internazionali della Comunità dell’Emmanuel.

Secondo Maria Voce, il cinquantennale del Concilio Vaticano II sprona i laici a implementare la propria “vocazione e responsabilità nei confronti della Chiesa e del mondo contemporaneo”.

La predicazione di papa Francesco non fa che attualizzare il messaggio del Concilio, accompagnando la Chiesa “verso la massima dilatazione” e verso tutte le “periferie, per le quali esistiamo, con il dovere di offrire – con il nostro essere e con il nostro operare – la luce che viene dalla certezza che Dio ci ama immensamente”.

Rievocando il messaggio lanciato ai Focolari dal Santo Padre, in occasione dell’udienza concessa lo scorso 26 settembre ai partecipanti all’Assemblea Generale del movimento, Maria Voce, ha sottolineato i tre “verbi” che il Pontefice ha simbolicamente consegnato loro in quell’occasione: “contemplare”, “uscire” e “fare scuola”.

Contemplare è riferito a Dio e implica “vivere in compagnia degli uomini” e “perseverare nell’amore vicendevole”.

Uscire significa “comunicare a tutti generosamente l’amore di Dio con rispetto, gratuità e creatività” ed anche “con coraggio”, dove ci siano “gemiti dei nostri fratelli, le piaghe della società e gli interrogativi della cultura del nostro tempo”, ha detto la presidente dei Focolari, citando le parole del Papa.

Fare scuola, infine, implica una “adeguata opera di formazione”, senza la quale è “illusorio pensare di poter realizzare un progetto serio e duraturo a servizio di una nuova umanità”, aveva detto Francesco ai Focolari.

Da parte sua, Jean-Luc Moens ha rilevato nella Evangelii Gaudium un invito del Papa a “evangelizzare nella gioia, a non evangelizzare ‘dal balcone’, a unirci alle pecore per avere il loro odore, a costruire dei ponti invece che dei muri, a uscire verso le periferie, a non fare della Chiesa una dogana quanto piuttosto un ospedale da campo”.

La partecipazione al Congresso del 20-22 novembre, tuttavia, per  la Comunità dell’Emmanuel sarà anche un momento per manifestare il “sostegno al Santo Padre” e fare una “un’esperienza di comunione con la Chiesa universale e il pastore che la guida” assieme gli altri movimenti e comunità partecipanti, cogliendo l’occasione per “condividere e scambiarci le rispettive esperienze, imparare gli uni dagli altri” e “creare dei legami”.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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