I lettori di ZENIT ricordano commossi Giovanni Paolo II

Sulle pagine di Facebook e Twitter, le testimonianze di persone che hanno avuto modo di incontrare il Papa polacco

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La morte di Giovanni Paolo II, avvenuta il 2 aprile 2005, è ancora viva nella memoria di tanti fedeli toccati dalla sua semplicità e dal suo amore. Sono passati nove anni da quel giorno e il ricordo più che una commemorazione della morte è divenuto una celebrazione della vita.

Certi di questo, abbiamo chiesto ai lettori di ZENIT – attraverso le pagine di Facebook e Twitter in lingua inglese – quali ricordi avessero del Santo Padre. La risposta è stata copiosa e travolgente: da chi lo ha incontrato nel corso delle visite apostoliche a chi è andato a pregare sulla sua tomba in san Pietro. In questo modo i nostri lettori hanno fornito un tributo commovente al Papa polacco che il prossimo 27 aprile sarà proclamato Santo.

Una delle caratteristiche del pontificato di Giovanni Paolo II sono state le Giornate Mondiali della Gioventù (GMG), avviate nel 1986. Molte persone conservano nel cuore questi eventi non solo perché hanno avuto modo di stringersi intorno al Successore di Pietro, ma perché hanno capito quanto questo uomo li abbia veramente amati.

Un lettore di ZENIT, ad esempio, ha ricordato di aver visto il Santo Padre in occasione della GMG del 1993 a Denver, in Colorado. “Il Papa – ha raccontato – si alzò diverse volte per andarsene e l’intera folla cantava ‘Giovanni Paolo II , ti amiamo!”. Si stava facendo tardi, doveva andar via, ma appena abbiamo iniziato a cantare è ritornato a sedersi, è rimasto con noi. Questo è accaduto più volte. Ricordo ancora che il Papa guardava la folla di giovani ed era chiaramente convinto della presenza dello Spirito Santo”.

Un altro lettore che ha partecipato alla Gmg del 1995 a Manila ha ricordato l’impatto che Papa Wojtyla aveva verso le persone di fede diversa da quella cristiana: “Il mio amico musulmano – ha scritto – pianse quando vide Giovanni Paolo II in persona”. Secondo un altro lettore, seminarista che ha studiato a Roma, l’appello di a “non avere paura” ha ispirato tanti a rispondere alla chiamata di Dio al sacerdozio e alla vita religiosa.

“Ho avuto la benedizione di servire la Messa di Mezzanotte nella vigilia di Natale, celebrata da  Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro, nel 1996”, ha scritto. “Dopo la messa, il Papa ha ringraziato me e i miei compagni di studenti di teologia salesiani. Mi ha chiesto da dove venivo e quando ho risposto ‘Canada’, i suoi occhi si sono spalancati, con un grande sorriso mi ha stretto le mani e mi ha detto ‘io amo il Canada”. Poi guardandomi molto intensamente negli occhi mi ha messo una mano sul petto e mi ha augurato di  essere un santo sacerdote”.

Su Twitter, un follower della pagina ZENIT ha ricordato un altro momento toccante del pontificato di Wojtyla che ha influenzato la sua decisione di entrare in seminario. “L’ho incontrato nell’ottobre del 2002. Gli ho detto che volevo diventare un sacerdote e lo baciai sulla guancia. Mi diede la sua benedizione. Dieci anni dopo sono stato ordinato”.

Nel corso del suo lungo pontificato, Giovanni Paolo II ha visitato oltre 120 paesi in tutto il mondo. Un lettore ZENIT ha ricordato di essere rimasto in attesa tutta la notte per vederlo durante la visita apostolica in Egitto nel 2000. “Quando arrivò, la fatica fu spazzata via da un sentimento di gioia e da una grande commozione. Per più di 20 minuti abbiamo iniziato a gridare: ‘Giovanni Paolo II, noi ti amiamo’. Eravamo in 30.000 ad aspettare le sue parole. Il Papa ha preso il microfono ed eravamo ansiosi di sentire cosa questo missionario di Dio stava per dirci. Siamo rimasti sorpresi quando ha esclamato: ‘Anche Giovanni Paolo II vi ama’”.

“In quel momento – ha aggiunto – tutti siamo esplosi di gioia. Il mio cuore non dimenticherà mai questa sensazione. Rendo testimonianza di questo grande Santo. Lo amo dal profondo del mio cuore e chiedo le sue preghiere”.

Queste reazioni confermano quanto il ricordo di Giovanni paolo II sia ancora vivo. Le preghiere di coloro che il 2 aprile 2014 gridarono “Santo Subito” avranno finalmente una risposta.

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Junno Arocho Esteves

Newark, New Jersey, USA Bachelor of Science degree in Diplomacy and International Relations.

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