I laici del Kenya preparano il Sinodo africano

Forum internazionale dell’Azione Cattolica

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ROMA, venerdì, 4 settembre 2009 (ZENIT.org).- Il versetto tratto dal Vangelo di Matteo, “Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo” scelto come tema della II Assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi per l’Africa in programma a Roma dal 4 al 25 ottobre prossimi, è stato al centro del Seminario nazionale di formazione per laici, svoltosi a Nairobi dal 18 al 22 agosto scorsi.

L’incontro è stata una iniziativa del Forum internazionale di Azione cattolica e della Commissione per la pastorale, l’apostolato dei laici e la vita familiare della Conferenza episcopale del Kenya (Kec). 

La riflessione sullo specifico contributo che spetta ai laici nella vita della Chiesa africana è stata animata da oltre 70 partecipanti provenienti da 15 diocesi delle 4 Metropolie del Kenya (Nairobi, Kisumu, Mombasa e Nyeri), insieme ai rappresentanti di alcune associazioni e movimenti laicali a livello nazionale e provenienti da altri paesi dell’Africa – Burundi, Rwanda, Sudan – e dell’Europa – Italia e Romania.  

In apertura del seminario, il Nunzio apostolico in Kenya, mons. Alain Lebeaupin, ha incoraggiato i partecipanti ad approfondire la formazione dei laici per “indirizzare il futuro della Chiesa e della società in questa terra lungo i percorsi della giustizia, della pace e della riconciliazione”.

I lavori sono stati introdotti da mons. Simon Ntamwana, Arcivescovo di Gitega (Burundi) e Presidente dell’Associazione delle Conferenze episcopali dell’Africa centrale (Aceac), che ha riletto la vocazione dei laici alla luce della Christideles laici.  

Tale vocazione implica il particolare mandato “a lavorare nella vigna del Signore che è il mondo” e Philomena Mwaura, docente presso la Kenyatta University di Nairobi,  ha approfondito il rapporto tra la fede vissuta in modo autenticamente laicale e il modo in cui ciò influenza il cambiamento della cultura africana in senso cristiano.

Fondamentale, in questa direzione, il valore delle associazioni e dei movimenti dei laici e dell’Azione Cattolica che operano nella pastorale delle diocesi del Kenya, con attenzione alle diverse realtà presenti: all’incontro, in particolare, è stato festeggiato il 50° dell’AC della Metropolia di Nyeri ed evidenziate le prospettive future della partecipazione di tanti giovani donne e uomini nella vita della Chiesa. 

Una sessione dei lavori è stata dedicata specificamente alla II assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi per l’Africa con la partecipazione di fr. Pius Rutechura, Segretario generale dell’Associazione delle Conferenze episcopali dell’Africa orientale (Amecea) che ha presentato l’Instrumentum Laboris e il lavoro dell’Amecea per il Sinodo. Hanno fatto seguito gli interventi di rappresentanti di Burundi, Sudan e Kenya sul lavoro di preparazione nei tre paesi a cura, rispettivamente, di don Salvator Niciteretse, don Santino Maurino e don Danile Muriithi. 

L’intervento di mons. Peter Kihara, Vescovo della diocesi di Marsabit, sulla priorità della formazione nel cammino dei laici,  ha esortato a “una comune assunzione di responsabilità per la necessità della formazione in relazione alle diverse età e alle diverse realtà in cui i laici sono chiamati a essere presenza di Chiesa: ragazzi, giovani, adulti, famiglie, catechisti, mondo del lavoro, della scuola, della politica, della cultura, dell’informazione”.

Sempre “ponendo al cuore della formazione – ha raccomandato mons. Kihara – la lettura della Bibbia, la vita della prima comunità apostolica e la preghiera”. 

Al termine dei lavori sono state definite le linee per un programma di azione comune per il 2010-2011 che ha quale obiettivo principale la formazione di base dei laici appartenenti a tutte le associazioni, alle parrocchie e ad altre forme di aggregazione, anche attraverso definizione di alcuni strumenti di formazione (manuale di base, nuovo catechismo, dottrina sociale della Chiesa, documenti sinodali). 

A mons. Philip Anyolo, Presidente della Commissione per la pastorale, l’apostolato dei laici e la vita familiare della Kec, che ha presieduto la celebrazione eucaristica conclusiva, sono state affidate le linee di programma elaborate affinché le trasmetta all’esame della Conferenza episcopale.

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ZENIT Staff

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