I JPII Games promuovono con lo sport dialogo e pace in Terra Santa

L’ottava edizione si svolgerà dal 21 al 25 ottobre

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ROMA, martedì, 27 settembre 2011 (ZENIT.org).- Il dialogo e la pace in Terra Santa possono essere perseguiti anche con il binomio pellegrinaggio-sport.

Per questo, dal 21 al 25 ottobre si svolgerà l’ottava edizione di JPII Games-Pilgrims of Peace, organizzata dall’Opera Romana Pellegrinaggi insieme al Centro Sportivo Italiano (CSI).

“Unire il pellegrinaggio allo sport è una formula vincente per favorire il dialogo tra i popoli ed aprire strade ad una possibilità nuova per coloro che abitano la Terra Santa, i veri protagonisti di questo evento sportivo per la pace patrocinato dal Pontificio Consiglio per i Laici, il Coni e l’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI”, spiegano gli organizzatori in un comunicato.

L’evento è il pellegrinaggio in Terra Santa, nel quale si può prendere parte alla storica corsa non competitiva Betlemme-Gerusalemme, che copre i 12 chilometri che separano le due città, passando per il check point, il luogo che segna la divisione tra i due territori, e assistere a numerose competizioni sportive che vedono scendere in campo rappresentative di italiani, israeliani e palestinesi.

L’ottava edizione della manifestazione si svolgerà quest’anno dal 21 al 25 ottobre “per rendere omaggio al Beato Giovanni Paolo II, a cui i JPII Games-Pilgrims of Peace sono dedicati”, ricorda il comunicato.

A seguito della beatificazione del Papa polacco, l’iniziativa avrà il suo culmine nella giornata del 22 ottobre, memoria liturgica del Beato Giovanni Paolo II e anniversario dell’inizio del suo ministero come Vicario di Cristo.

Dal 2010 i JPII Games contemplano, oltre alla storica corsa Betlemme-Gerusalemme, anche altre discipline sportive. Particolarmente significativa sarà quest’anno una quadrangolare di calcio sul piazzale del check point tra alcuni rappresentanti della Lega Pro, dell’Associazione Italiana Calciatori (Aic), di una squadra palestinese e di una israeliana.

ll progetto JPII Games-Pilgrims of Peace mira a promuovere la pace in Terra Santa e vede il coinvolgimento a più livelli di istituzioni internazionali ed europee, come il Quartetto per il Medio Oriente, il Parlamento Europeo, le Istituzioni, gli Sport Makers italiani e anche volti noti disposti a “sposare” la causa.

Massimo Achini, Presidente del CSI, ha detto che il Centro Sportivo Italiano “crede in questa bella iniziativa in Terra Santa”. “Corriamo con i palestinesi e gli israeliani perché crediamo fortemente che la pace si costruisce ogni giorno con i piccoli gesti, con piccoli passi che aiutano ad abbattere le barriere del pregiudizio, dell’odio, della paura che si trasforma in diffidenza”.

“Molti sono i temi che in questa esperienza dello spirito, viaggio-pellegrinaggio in cui vivremo più manifestazioni sportive, sono di grande rilevanza”, ha sottolineato padre Caesar Atuire, amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, che ha sottolineato un aspetto fondamentale partendo dalle parole di Benedetto XVI all’apertura dell’Assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente, quando ha dichiarato che, “nonostante le difficoltà, i cristiani di Terra Santa sono chiamati a ravvivare la coscienza di essere pietre vive della Chiesa in Medio Oriente, presso i Luoghi santi della nostra salvezza”.

“Quello di vivere dignitosamente nella propria patria è anzitutto un diritto umano fondamentale – ha indicato il Papa –: perciò occorre favorire condizioni di pace e di giustizia, indispensabili per uno sviluppo armonioso di tutti gli abitanti della regione”.

“Credo che con questa iniziativa ognuno di noi concretamente contribuisce a costruire ponti di pace fra i popoli e, attraverso lo sport, a promuovere quei valori che sono necessari alla costruzione del Bene Comune – ha osservato padre Atuire –. La pace, come diceva il Beato Giovanni Paolo II a cui è intitolata la corsa Betlemme-Gerusalemme, nasce davvero da un cuore nuovo”.

Papa Giovanni Paolo II, egli stesso uno sportivo, ha incontrato spesso il mondo dello sport durante il suo ministero apostolico.

Durante il Giubileo degli Sportivi dell’anno 2000, il Pontefice polacco sottolineò la “grande importanza della pratica sportiva, perché può favorire l’affermarsi nei giovani di valori importanti quali la lealtà, la perseveranza, l’amicizia, la condivisione, la solidarietà”.

La logica dello sport, ricordava nel 1984, è anche la logica della vita: “Senza sacrifici non si ottengono risultati importanti, e nemmeno autentiche soddisfazioni”.

“Ogni cristiano è chiamato a diventare un valido atleta di Cristo, cioè un testimone fedele e coraggioso del suo Vangelo – ricordava –. Ma per riuscire in ciò è necessario che egli perseveri nella preghiera, si alleni nella virtù, segua in tutto il divino Maestro”.

Per ulteriori informazioni, www.jpiigames.com

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ZENIT Staff

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