I giovani prolife: "Se vuoi la pace difendi la vita" (Seconda parte)

Questo il tema del 30° Seminario di formazione del Movimento per la Vita a Maratea

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Proponiamo oggi la seconda e ultima parte dell’intervista con il responsabile dei giovani del Movimento per la Vita, Tony Persico, rilasciata in vista del 30° Seminario di formazione del Movimento per la Vita, che si terrà dal 28 luglio al 4 agosto a Maratea, in provincia di Potenza.

La prima parte è stata pubblicata ieri, mercoledì 17 luglio.

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I giovani potranno anche capire il legame tra vita e pace, ma poi cambierà qualcosa nelle loro scelte?

Tony Persico: La ricetta per passare dalla comprensione all’impegno è semplice, un momento di riflessione e spirito critico, un attimo di indignazione a volte, la forza della speranza e la gioia della condivisione.

Mi sta dando la ricetta del Seminario Quarenghi?

Tony Persico: Proprio così, non è una formula pubblicitaria, ma una ricetta, come dire… Sperimentata! Ogni anno l’incontro dei giovani ha portato frutti di speranza e spesso di contraddizione per i territori. Nelle città che hanno ospitato il seminario sono nati Centri di Aiuto, iniziative di sostegno alle mamme in difficoltà, gruppi universitari impegnati nel mondo accademico. Senza contare i numerosi gesti di impegno quotidiano che hanno fatto la differenza nella vita di tante mamme e anche dei loro bambini. Parlavo prima di condivisione, non è semplicemente l’idea che “l’unione fa la forza”. Noi cerchiamo un di più, il senso dell’amicizia, dell’autenticità, della gratuità: è la reale comunione quel di più che cambia tutto.

La condivisione è anche alla base del vostro volontariato come giovani prolife?

Tony Persico: Tutto quello che facciamo è possibile grazie all’impegno di tanti volontari e in particolar modo della nostra equipe dedicata ai giovani, il loro lavoro senza sosta è il polmone che porta ogni giorno ossigeno alla causa della vita. Una equipe formata da giovani e rivolta ai giovani con un profondo spirito di condivisione. Esattamente come nel nostro volontariato: “solo una mamma sola ricorre all’aborto”, ci ricorda costantemente il nostro presidente nazionale Carlo Casini, mentre la presenza, la relazione, è il primo passo per aiutare una mamma in crisi e salvare una vita, anzi due: quella del bambino che nasce e quella della mamma che scampa l’esperienza tremenda dell’aborto.

E per chi non potrà essere fisicamente al Seminario?

Tony Persico: Ovviamente il seminario non si esaurisce a Maratea… Le relazioni, gli approfondimenti, le interviste e tanti altri spunti saranno disponibili sul blog www.giovaniprolife.org con cui seguiamo non solo il Life Happening, ma anche le altre attività prolife in Italia e in Europa. Non solo, a tutti rinnoviamo l’impegno a spendersi per la cultura della vita proprio sulla rete e sui social network condividendo con i propri amici link, contenuti e iniziative locali.

Cosa può anticipare ai ragazzi e alle ragazze che si preparano ad arrivare a Maratea?

Tony Persico: Arrivando troveranno una comunità ospitale ed un gruppo di volontari che sarà sempre al loro fianco. Li aspetta una settimana al tempo stesso impegnativa ed entusiasmante, un incontro che sicuramente li lascerà cambiati. Durante la settimana potranno approfondire i temi della bioetica insieme ai relatori con l’immediatezza e l’accessibilità che da sempre contraddistingue gli incontri del “Quarenghi”, potranno conoscere il nostro volontariato e soprattutto potranno fare tante nuove amicizie fondate sull’impegno comune e forte in difesa della vita umana. Direi che li aspetta un incontro che oltre a cambiarli gli farà venir voglia di cambiare… anzitutto di cambiare il mondo che li circonda.

Cambiare il mondo? Forse un po’ eccessivo…

Tony Persico: I ragazzi che si impegnano nel volontariato per la vita, a loro modo, hanno già cambiato il mondo. Insieme a tutti i volontari del Movimento per la Vita hanno contribuito a salvare più di centomila bambini nel nostro Paese. Ogni giovane “desidera una vita grande” ce lo ricorda anche Papa Francesco nella sua ultima enciclica; è lui a dirci che questa grandezza passa dall’amore e dal dono. Proprio come diceva Madre Teresa occorre avere il coraggio e l’umiltà di “fare piccole cose con grande amore”. Questo è il nostro segreto per cambiare la storia: cambiare le piccole storie, quelle delle mamme e delle famiglie che incontriamo, per cambiare la storia, quella di tutti gli uomini, ma proprio tutti.

Per ulteriori informazioni:

web mpv.org / blog</strong> giovaniprolife.org / mail giovani.mpv@gmail.com / facebook giovani prolife / twitter @giovaniprolife

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ZENIT Staff

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