Foto Anna Przewoźnik

I giovani francesi alla Gmg: “‘Beati i misericordiosi’ per noi è un programma di vita”

A Cracovia passando per Czestochowa: dalla generazione dei ‘papaboys’ di Giovanni Paolo II a quella di Francesco

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Papa Francesco, Jasna Góra e la Misericordia sono i temi, che nella tarda serata del 24 luglio, sono stati affrontati in un’intervista con il settimanale cattolico Niedziela e con Zenit, dai giovani pellegrini francesi. Louis, Elisabeth, Victoire, Anne-Fleur, Aude, sul cammino per la Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia sono ospiti di famiglie polacche presso la parrocchia di San Giovanni Battista a Częstochowa, in attesa della GMG.
Siete sul cammino verso la Gmg di Cracovia. Siete ancora la generazione di San Giovanni Paolo II o siete già la generazione di papa Francesco?
Louis: Siamo una generazione di papa Francesco ma è perché non abbiamo conosciuto personalmente Giovanni Paolo II. Abbiamo già incontrato nella nostra vita papa Francesco, conosciamo il suo insegnamento. Papa Francesco ci ha invitato a Giornata Mondiale della Gioventù. Ed è per questo che siamo davvero la generazione di Papa Francesco.
Elisabeth: La generazione di Giovanni Paolo II è stata la generazione dei nostri genitori, che sono andati alla GMG di Czestochowa nel 1991.
Che cosa significa per voi essere in pellegrinaggio al Santuario di Jasna Góra, dove Giovanni Paolo II ha affidato a Maria la sua vita e il suo pontificato, adesso che il pellegrino in questo luogo sacro sarà papa Francesco?
Louis: Jasna Góra è un luogo insolito, molto bello. Durante il mio pellegrinaggio al Santuario di Jasna Góra hanno toccato profondamente il mio cuore le stazioni della Via Crucis lungo i bastioni del Santuario.
Aude: Per me la più grande esperienza spirituale è stata la preghiera nella Cappella dell’Immagine Miracolosa della Madonna.
Victoire: La cosa più bella è stata la preghiera dei Polacchi, così profonda, calda e il loro esempio d’amore verso Maria.
Anne-Fleur: I nostri genitori erano qui, allora con Giovanni Paolo II, 25 anni fa, alla Gmg del 1991. Per me è una vera gioia che adesso io possa pregare a Jasna Góra.
Cosa significano per voi le parole: “Beati i misericordiosi”?
Louis: Queste parole ci invitano a seguire Cristo. “Siate misericordiosi” significa anche perdonare coloro che hanno fatto qualcosa di sbagliato per noi. Essere buoni con gli altri e avere la cura degli altri, amare il prossimo.
Anne-Fleur: Essere misericordiosi significa offrire il perdono, che è la vera forza spirituale della nostra vita.
Aude: “Beati i misericordiosi” per me è il programma della vita. Queste parole significano dare una risposta all’amore di Cristo.
Louis: In conclusione vogliamo ringraziare le famiglie polacche per l’apertura a noi giovani, per l’esempio di fede e d’amore.
 
 
 

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Mariusz Frukacz

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