I giovani cercano lavoro e famiglia

Al convegno del forum delle Associazioni Familiari, il prof. Alessandro Rosina mostra come basterebbe aiutare i giovani per ottenere sviluppo economico e culle piene

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Secondo il prof. Rosina, che è anche Direttore del laboratorio di statistica applicata alle decisioni economico aziendali, “i giovani adulti hanno sempre di più il desiderio e l’opportunità di costruire in modo creativo e strategico il loro percorso di vita”, anche se, complessità e insicurezza tendono a renderli particolarmente prudenti nel prendere decisioni definitive vincolanti e responsabilizzanti.

Il docente di demografia e statistica sociale ha sottolineato inoltre che “se le nuove generazioni non riescono a trovare lavoro e a formare una propria famiglia con figli, il problema non riguarda solo loro, è il paese stesso che mina strutturalmente le basi del proprio futuro”.  

Per fare un analisi, una riflessione, proporre politiche utili a conoscere e migliorare le condizioni delle nuove generazioni, il prof. Rosina ha riportato alcuni dati elaborati dall’Ipsos (http://www.ipsos.it) nel 2012 su un campione di 9000 persone, tra i 18 e i 29 anni. L’indagine è impostata in modo da poter seguire gli intervistati con osservazione a cadenza annuale per un periodo di cinque anni.

I primi dati mostrano come i ventenni italiani non sono affatto passivi e rassegnati, tutt’altro: sono consapevoli delle difficoltà ma non rinunciatari. Cresce infatti il desiderio di autonomia, ma, a causa anche della crisi economica, la conquista di indipendenza dai genitori è un po’ più complicata

Mentre negli altri paesi europei la maggioranza dei giovani a 25 anni risulta aver lasciato la casa paterna, in Italia tale data è sempre di più spostata verso i trenta anni. Ne consegue che la percentuale di coppie con figli tra i 30 e i 34 anni sia tra le più basse d’Europa.

Il motivo principale che impedisce ai giovani di lasciare la casa paterna è di carattere economico, ovvero la difficoltà a trovare un lavoro con reddito che permetta di pagare gli alti costi degli affitti. Tra coloro che hanno un lavoro, solo il 20% si ritiene soddisfatto.

Un giovane su due (50%) si adegua ad un salario più basso rispetto a quello che gli sembra adeguato. Il 47% è disponibile a svolgere attività che non considera pienamente coerenti con il proprio percorso di studi.

Il prof. Rosina ha rilevato che “le difficoltà per i giovani di entrare presto ed in maniera adeguata nel mondo del lavoro, hanno accentuato il ruolo di ammortizzatore sociale delle famiglie, per questo l’Italia è il paese con la più alta percentuale di giovani sotto i trenta anni che dipendono economicamente dai genitori”.  

Inoltre, mentre negli altri paesi una volta terminati gli studi superiori i giovani trovano un lavoro e mantengono un’autonomia, in Italia quasi due su tre degli intervistati si trova a fare marcia indietro tornando a vivere in famiglia. Questo incide profondamente sulla possibilità di sposarsi e costruire una famiglia.

In termini generali permane il desiderio di formare una famiglia con almeno due figli. Solo il 9% tra i maschi ed il 6% tra le donne ha dichiarato di non volere figli.

Per il prof. Alessandro Rosina questi dati mostrano che se i giovani fossero aiutati a realizzare i propri progetti di vita “non solo ci sarebbe un Paese che torna economicamente a crescere ma la stessa denatalità italiana verrebbe superata”.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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