I cattolici possono “dare al mondo nuovi semi di speranza”

Il Rettore del Santuario di Fatima nominato Vescovo di Coimbra

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ROMA, sabato, 30 aprile 2011 (ZENIT.org).- Nominato questo giovedì da Papa Benedetto XVI Vescovo di Coimbra (Portogallo), l’attuale Rettore del Santuario di Fatima, padre Virgílio Antunes, ritiene che i cattolici possano “dare al mondo nuovi semi di speranza”.

“Quando penso all’invito che la Chiesa mi ha appena rivolto e all’accettazione che ho manifestato, torno sempre alle convinzioni che mi hanno fatto avanzare nel cammino della vita cristiana e della vocazione sacerdotale”, ha scritto padre Antunes, 49 anni, in un messaggio inviato alla Diocesi di Coimbra.

“Ricordo che negli anni giovanili mi sono lasciato sedurre da Cristo, ho considerato che Egli era il ‘tutto’ della mia vita e avrebbe avuto in me il primo posto. Da allora ho desiderato essere disponibile per servire dove la Chiesa avesse bisogno di me”.

“Guardando alla Chiesa che sono chiamato a servire, a partire dalla fede nella presenza operante dello Spirito Santo, vorrei dire che intravedo in essa un’immensità di potenzialità”, ha confessato il presule.

“Abbiamo la grazia di vivere in un tempo di grandi sfide alla fede cristiana e alla testimonianza viva di tutti i membri della Chiesa. Vedo davanti a noi le sfide della nuova evangelizzazione, che ci chiedono un nuovo entusiasmo e un nuovo fascino per la persona di Gesù Cristo, il Vangelo che accogliamo e annunciamo”.

“Confido nel vigore della vostra fede, nel vostro amore per Cristo e per la sua Chiesa; in comunione gli uni con gli altri e con Dio, possiamo dare al mondo nuovi semi di speranza”, ha scritto, auspicando che la sua presenza rappresenti “un servizio alla forza della fede, un incentivo ai legami della comunione ecclesiale”.

“Qui, nella Cappellina delle Apparizioni, nel Santuario di Fatima, affido a Nostra Signora la vita e il ministero, in questa nuova tappa della mia dedizione alla Chiesa”, conclude il messaggio. “Le chiedo di intercedere per me e per voi presso Dio, Santissima Trinità, che adoriamo”.

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ZENIT Staff

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