I cattolici devono elaborare una vera e propria cultura politica

Luca Diotallevi presenta il suo nuovo libro a Roma, in uscita il 30 novembre

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di Salvatore Cernuzio

ROMA, giovedì, 24 novembre 2011 (ZENIT.org) – L’ultima chance. Per una generazione nuova di cattolici in politica è il titolo del nuovo volume di Luca Diotallevi, docente di Sociologia all’università Roma Tre e vicepresidente del Comitato Scientifico delle Settimane Sociali della Chiesa, presentato a Roma, mercoledì 23 novembre, presso il Centro Russia Ecumenica in Borgo Pio.  

Un libro-guida, in vendita a partire dal 30 novembre, che si pone l’obiettivo di rispondere ad alcuni interrogativi sulla situazione politica attuale che, in questo delicato momento di transizione, si fanno più urgenti che mai.

Primo quesito fra tutti è: “Ci sono le condizioni necessarie perché i cattolici elaborino una vera e propria cultura politica?”. «La risposta è positiva» ha dichiarato Diotallevi, durante l’incontro di presentazione del libro, al quale numerosi giornalisti, politologi e docenti universitari hanno partecipato.

«L’Italia è di fronte ad un vero e proprio deficit di rinnovamento. Mancano i riformatori» – ha proseguito l’autore – «C’è un urgente bisogno di riforme che permettano di accogliere non una politica dei valori, bensì una politica che trasformi questi valori in cultura».

Un campanello d’allarme, dunque, per i cattolici italiani, chiamati in causa per assolvere responsabilità precise «sia per quello che chiedono alla politica; sia per quello che danno, o non danno, all’elaborazione e all’azione politica».

Negli ultimi decenni, secondo il politologo, infatti, i cattolici sono stati più rilevanti e incisivi come elettori, dunque più sul lato della domanda politica, che come elaboratori di offerta politica: «Oggi manca completamente lo slancio politico da parte del mondo cattolico. L’attuale presenza dei cattolici in Parlamento è quasi inutile» aggiunge.

A tal proposito, Diotallevi ha dichiarato: «Bisogna rafforzare la presenza dei cattolici negli schieramenti politici puntando verso l’autorganizzazione, in modo da competere alla guida degli stessi». Un concetto che ha spiegato meglio attraverso la curiosa metafora: «Se a me piace il gusto del gelato ‘malaga’, non vado a cercare questo gusto in tutte le gelaterie di Roma, ma mi organizzo in modo da portare il malaga nelle gelaterie e trovarlo facilmente. Questo è quello che dovrebbero fare i cattolici nella politica».

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Nella prefazione del libro troviamo le parole forti di Benedetto XVI e di tanti vescovi italiani: «Vorrei che questa stagione contribuisse a far sorgere una generazione nuova di italiani e di cattolici che avvertono la responsabilità davanti a Dio come decisiva per l’agire politico». Parole che si rinvigoriscono maggiormente se collocate nel grave momento che la società italiana sta attraversando.

Il volume si snoda, poi, in tre capitoli dove l’autore affronta alcuni ‘problemi’ a cui cerca di dare una soluzione o, comunque, una risposta. “Com’è successo che i cattolici abbiano concesso tanto allo statalismo?” è il tema esaminato nel primo capitolo, in cui si riflette su alcune opportunità prodotte nel passato e nel presente, che «potrebbero essere colte ma che ancora non sono state colte» come egli stesso afferma.

Nel secondo capitolo si pone attenzione allo stesso problema, ma nella prospettiva inversa. “Come mai non abbiamo colto, e spesso non abbiamo neppure riconosciuto, alcune di queste opportunità?” si chiede l’autore. Un interrogativo che, per quanto scomodo, obbliga ad una riflessione sullo “strano” rapporto tra cattolicesimo italiano e Lega Nord.

In ultimo, nel terzo capitolo, il professor Diotallevi prova a guardare lo stesso nodo domandandosi: “Oltre le opportunità, ci sono o no anche le condizioni per una nuova stagione di impegno politico dei cattolici italiani?”.

Il discorso si conclude con l’affermazione: «Il fatto che nell’Italia di oggi si ravveda il bisogno di una nuova generazione di cattolici impegnati in politica non implica assolutamente che questa alla fine si manifesterà. Il risultato della riflessione è che una nuova generazione di cattolici, impegnati in politica, è realisticamente possibile».

Un libro, dunque, di riflessioni dedicate alle favorevoli condizioni politiche che si offrono, in questo momento, ai cattolici in Italia e che propone, richiamandosi alle catechesi del Santo Padre, Giovanna d’Arco e Tommaso Moro, quali testimoni cristiani di impegno ecclesiale e civile cristiano. 

E’ possibile acquistare il libro di Luca Diotallevi “L’ultima chance. Per una generazione nuova di cattolici in politica”, ed. Rubbettino, cliccando su: http://www.amazon.it/gp/product/884983179X/ref=as_li_qf_sp_asin_il_tl?ie=UTF8&tag=zenilmonvisda-21&linkCode=as2&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=884983179X


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ZENIT Staff

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