I cattolici accolgono i visitatori ai Giochi Olimpici di Londra

Il conto alla rovescia da parte della diocesi e delle parrocchie locali

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LONDRA, martedì, 24 luglio 2012 (ZENIT.org) – A pochi giorni dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici 2012, in programma venerdì 27 luglio, le parrocchie cattoliche londinesi sono impegnate nei preparativi finali per accogliere le oltre 200 nazioni che partecipano al grande evento.

Come spiega un comunicato stampa della Chiesa Cattolica di Inghilterra e Galles, il programma prevede la trasmissione in diretta delle gare su grandi schermi, l’ospitalità semplice, attività per le famiglie e momenti di meditazione e di rinnovazione sacramentale.

Il fulcro dell’accoglienza saranno la chiesa di San Francesco d’Assisi, a Stratford, situata ad Est del Parco Olimpico, nella diocesi di Brentwood, e la chiesa di Nostra Signora e Santa Caterina da Siena, a Bow, nella diocesi di Westminster.

La sera di domani, mercoledì 25 luglio, quando si giocheranno le prime partite di calcio del torneo olimpico, una Messa cantata nella forma straordinaria verrà celebrata a Bow per la pace olimpica. Contemporaneamente l’Icona della Pace di Pax Christi verrà accolta nella chiesa di Stratford, dove sarà esposta per tutta la durata dei Giochi.

Varie Messe saranno celebrate quotidianamente in entrambe le parrocchie con l’Adorazione del Santissimo Sacramento e la Benedizione, che avverrà ogni giorno a Stratford e ogni sera a Bow. Entrambe le parrocchie mettono a disposizione anche delle salette, dove i visitatori possono ricevere un rinfresco e un caloroso benvenuto.

Da sabato 28 luglio, ogni pomeriggio e per tutto il periodo dei Giochi, anche la chiesa di Notre Dame de France, nei pressi di Leicester Square, nel cuore di Londra, accoglierà i visitatori. 

Il primo dei vari momenti di festa durante i Giochi avrà luogo la sera di venerdì 27 luglio presso la parrocchia internazionale di San Francesco. I partecipanti sono invitati ad indossare il loro abito nazionale, mentre guardano insieme la cerimonia di apertura. 

Sabato 28 luglio, il movimento Youth 2000 organizzerà una giornata per giovani adulti chiamata Sustain, presso la chiesa di St. Margaret, a Canning Town, nei pressi del Parco Olimpico. La giornata è scandita da momenti di celebrazione, catechesi, condivisione e dall’adorazione notturna del Santissimo Sacramento.

Lo stesso pomeriggio, alle ore 14.30, l’arcivescovo Vincent Nichols presiederà una solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale di Westminster per la XXX edizione dei Giochi Olimpici, alla quale parteciperanno vari arcivescovi e cappellani delle squadre olimpiche, assieme atleti del presente e del passato.

Non ci saranno posti riservati per dare a tutti la possibilità di partecipare. Domenica 29 luglio varie squadre celebreranno la Messa nella cappella del Villaggio Olimpico, mentre alcune delegazioni lo faranno nelle chiese nella zona del Parco Olimpico.

La settimana successiva vede l’inizio del Joshua Camp – un evento che dura 13 giorni, dal 1 al 13 agosto, definito “la più grande missione” per i cattolici inglesi nell’arco di quest’anno – presso la St. Bonaventure’s School a Forest Gate. Durante la prima settimana dei Giochi sono previste anche veglie di preghiera di Taizé e un servizio di guarigione, aperti a visitatori e residenti locali dell’Est di Londra.

Parlando dei Giochi di Londra, domenica scorsa, durante la preghiera dell’Angelus, papa Benedetto XVI ha detto: “Le Olimpiadi sono il più grande evento sportivo mondiale, a cui partecipano atleti di moltissime nazioni, e come tale riveste anche un forte valore simbolico. Per questo la Chiesa Cattolica guarda ad esse con particolare simpatia e attenzione. Preghiamo affinché, secondo la volontà di Dio, i Giochi di Londra siano una vera esperienza di fraternità tra i popoli della Terra”.

Riguardo ai preparativi, il coordinatore generale cattolico delle Olimpiade 2012, James Parker, ha dichiarato: “Non sappiamo quanto impegno ci metteranno i visitatori nazionali o internazionali. Tuttavia, siamo pronti ad accogliere il mondo nella nostra nazione e di testimoniare l’amore di Cristo, e soprattutto la sua pace”.

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ZENIT Staff

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