I bambini del Bambino Gesù scrivono favole e gli attori le leggono

Il libro “Storie favolose” raccoglie i racconti dei piccoli pazienti per dimostrare che, in ospedale, non abita solo sofferenza ma anche speranza e invenzione

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È una tenera e delicata iniziativa quella realizzata dall’ospedale Bambino Gesù: “Storie favolose” si intitola ed è un libro di favole e racconti dove i piccoli pazienti sono autori e attori professionisti gli esecutori che interpretano il loro mondo immaginario.

“Tutto – spiegano sul sito del nosocomio – nasce per valorizzare le invenzioni infantili e dimostrare come, in un posto come l’ospedale, non abiti solo sofferenza, ma anche speranza e invenzione. Gli occhi dei bambini e la loro fantasia scavalcano idealmente le pareti del luogo che li cura e portano tutti noi in un mondo nuovo, dove condividere con loro pensieri, creatività e timori”.

I lettori delle favole sono professionisti dello spettacolo che danno corpo all’immaginario infantile con un’attenzione tutta nuova ai piccoli pazienti. Tra questi, nomi celebri come: Neri Marcorè, Giorgio Pasotti, Cesare Bocci, Samantha De Grenet, Anna Foglietta, Giulio Base ecc.

Tutte le favole raccolte sul sito del Bambino Gesù sono state scritte nelle ludoteche delle varie sedi dell’ospedale, luoghi di accoglienza che ospitano i bambini e gli adolescenti ricoverati nei reparti, assistiti in Day-Hospital o in Ambulatorio, e anche i loro fratellini e i genitori.

Il Personale Sanitario, anche quello delle Terapie Intensive, così come gli stessi genitori, possono richiedere interventi mirati rivolti a bambini e adolescenti con particolari necessità e difficoltà o che non possano muoversi dal Reparto.

Obiettivo della ludoteca – si legge sul portale – è prevenire o ridurre l’impatto psicologico legato al confronto con la malattia e con l’ospedalizzazione, aiutando il bambino a rilassarsi e a divertirsi ma anche ad elaborare le emozioni negative.

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ZENIT Staff

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