I 70 anni dell'UCIIM sabato prossimo con Papa Francesco

Nata durante la II Guerra Mondiale, l’associazione ha avuto un ruolo significativo per la formazione professionale dei docenti nelle scuole statali e la testimonianza cristiana nella scuola

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I sabati della Quaresima di Papa Francesco sono stati caratterizzati dall’incontro con le Confcoperative, con Comunione e Liberazione, che ha celebrato i sessant’anni dalla Fondazione, e sabato prossimo 14 marzo con l’udienza dei Docenti cattolici dell’UCIIM che ricordano i settant’anni di presenza e di servizio alla scuola italiana, vissuti “da protagonisti” come si legge nel titolo del convegno che prepara l’evento: Settanta anni da protagonisti al servizio della persona, della scuola e della società.

L’aula Paolo VI ospiterà l’udienza speciale e Papa Francesco avrà parole forti per i docenti che operano nella scuola ed esercitano la professione docente quale vocazione e missione “ardua, ma sublime” che associa a Gesù Maestro.

Riproporrà ai docenti la raccomandazione di “sentire l’odore dei ragazzi” e non solo l’odore dei banchi e della scuola, sollecitandoli ad un impegno educativo coraggioso e forte.

L’UCIIM nacque la domenica 18 giugno1944, nella sede della FUCI in Piazza Sant’Agostino, 20/A, a Roma. Erano gli anni bui della seconda guerra mondiale e dell’occupazione nazista. Il piano segreto di Hitler prevedeva l’occupazione del Vaticano e l’arresto di Pio XII, il quale secondo il dittatore nazista ostacolava i piani della Germania e Papa Pacelli, proprio il 4 giugno 1944, veniva salutato dalla cristianità quale Defensor civitatis, essendo l’unica autorità religiosa, morale e politica rimasta nella capitale dopo l’8 settembre.

 Il fondatore e primo presidente è stato Gesualdo Nosengo, padre carismatico e, come leader democratico, antesignano del Concilio e sostenitore della responsabilità apostoliche dei laici nella Chiesa, in quanto battezzati, il quale delineò il progetto di vita e di spiritualità professionale del docente cattolico, testimone dei valori cristiani nella scuola.

Scelto dal vescovo, monsignor Giovanni Battista Montini, allora Sostituto presso la Segreteria di Stato della Città del Vaticano, salito poi al soglio pontificio con il nome di Paolo VI, ora proclamato Beato, Gesualdo Nosengo ha guidato l’UCIIM apportando anche un prezioso e significativo ruolo nel rinnovamento della catechesi in parrocchia e dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole.

Da sempre vicina e fedele alla Chiesa l’UCIIM ha servito la scuola apportando i necessari contributi innovativi per una didattica efficace che raggiunga tutti e ciascuno, lottando contro l’analfabetismo e promuovendo la presenza della scuola, obbligatoria e gratuita, in tutti i centri abitati.

Le più significative riforme della scuola repubblicana portano il marchio UCIIM ed il costante riferimento alla centralità dell’alunno, all’azione educativa e formativa oltre che a quella didattica che la scuola svolge nella società.

Grandi nomi hanno fatto grande l’UCIIM Nazionale e, dopo il presidente e fondatore Gesualdo Nosengo, hanno guidato l’Unione Aldo Agazzi, Cesarina Checcacci, Luciano Corradini, Maria Teresa Lupidi, Giovanni Villarossa e l’attuale presidente Rosalba Candela.

Campo specifico d’intervento dell’associazione è certamente la formazione morale, spirituale dei docenti ed uno specifico intervento per la formazione culturale, metodologica e didattica dei docenti secondo l’etica professionale di docenti-educatori.

Il trinomio educazione-formazione-istruzione diventa identità e radice di un’efficace promozione della qualità della scuola, luogo privilegiato d’incontro e di relazione educativa, dove l’alunno cresce nella comunità scolastica, diventa uomo, apre i suoi occhi al vero e scopre la dimensione dell’Assoluto e dei valori.

 Le molteplici intuizioni pedagogiche e organizzative della scuola: il tempo prolungato, i corsi CRACIS, l’istruzione degli adulti, l’integrazione dei disabili, sono stati tutti interventi che l’Uciim ha sostenuto e guidato.

La collaborazione con le altre associazioni professionali AIMC, FIDAE e con le associazioni dei genitori e delle scuole cattoliche hanno reso ancor più incisivo l’intervento dell’UCIIM nell’universo scuola che si è rinnovata con i decreti delegati, aprendosi alla partecipazione democratica dei genitori e degli studenti, protagonisti di una cittadinanza attiva nello studio della Costituzione.

Particolare evidenza ha avuto inoltre l’introduzione nel curricolo scolastico dell’Educazione civica come disciplina, iniziativa promossa in occasione del primo congresso nazionale celebrato a Catania, presso il Castello Ursino, nel febbraio del 1957 ed ha reso Catania culla dell’Educazione Civica per la scuola italiana.

Per avere una buona scuola bisogna darle un’anima. L’anima della scuola è l’educazione”. Questa espressione, parafrasata da un messaggio di Paolo VI, che aveva come oggetto la pace, costituisce il vero percorso da seguire per rinnovare e vitalizzare la società attraverso la scuola.

È compito dell’educatore dare un’anima e una vitalità all’azione educativa che si sostanzia nella relazione, nella condivisione, nella ricerca e nella cooperazione per conseguire i comuni obiettivi del bene comune e della crescita integrale della persona.

L’azione dell’associazione professionale dei docenti è orientata principalmente alla formazione del personale e alla qualificazione didattica dei docenti perché con competenza disciplinare e metodologica svolgano il compito di educatori e formatori delle giovani generazioni.

Nella preghiera a Gesù Maestro, codice e decalogo dell’educatore cristiano, si evidenzia la missione “ardua ma sublime” dell’educare i giovani secondo i valori del Vangelo. 

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Giuseppe Adernò

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